Rinnovabili • Concentrazione gas serra in atmosfera 2023: CO2 +11,4% in 20 anni

Record per la CO2 in atmosfera: +11% in appena 20 anni

Il bollettino annuale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm) fotografa la crescita senza precedenti degli ultimi 20 anni: l’anidride carbonica segna +11,4%. Balzo del metano dovuto alla respirazione microbica, altra spia dell’impatto del riscaldamento globale

Concentrazione gas serra in atmosfera 2023: CO2 +11,4% in 20 anni
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I livelli di anidride carbonica presenti nell’atmosfera terrestre sono aumentati dell’11,4% in appena 20 anni. L’accumulo procede “ad un ritmo più rapido che in qualsiasi altro momento della storia dell’umanità”: dalle 377,1 parti per milione (ppm) del 2004, la CO2 è arrivata al livello record di 420 ppm l’anno scorso. “Un altro anno. Un altro record. Questo dovrebbe far suonare i campanelli d’allarme tra i politici. Siamo chiaramente fuori strada per raggiungere l’obiettivo dell’accordo di Parigi”, avverte Celeste Saulo, segretaria generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm) che ha rilasciato il 28 ottobre il rapporto annuale sulla concentrazione gas serra in atmosfera 2023.

Livelli di gas serra “come 3-5 milioni di anni fa”

L’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione di CO2 paragonabile a quella di oggi è stata tra i 3 e i 5 milioni di anni fa. La temperatura globale era più alta di 2-3°C rispetto a oggi, e il livello del mare era più alto di 10-20 metri.

Il valore attuale dell’anidride carbonica è il 151% più alto del livello dell’epoca pre-industriale (prima del 1750). Mentre per gli altri principali gas a effetto serra, metano e ossidi di azoto, sono rispettivamente 265% e 125% più alti. L’aumento rapidissimo della concentrazione di gas serra in atmosfera negli ultimi due secoli fa sì che l’effetto complessivo sul sistema climatico terrestre debba ancora mostrarsi appieno. Nel frattempo, dal 1990 al 2023, il forzante radiativo, ovvero l’effetto di riscaldamento sul nostro clima, causato dai gas serra di lunga durata è aumentato del 51,5%. La CO2 pesa per circa l’81% di questo aumento.

Concentrazione di gas serra in atmosfera 2023: tutti i dati

L’Omm raccoglie i dati sulla concentrazione di gas serra in atmosfera in modo sistematico dal 2006, anno in cui ha pubblicato i dati relativi al 2004. Durante l’anno, i valori dei gas climalteranti oscillano. La CO2, ad esempio, raggiunge solitamente il picco a maggio, alla vigilia dell’estate nell’emisfero boreale quando il rinverdimento delle foreste aumenta il sequestro di CO2. I valori presentati dal bollettino dell’Omm sono quindi valori medi sui 12 mesi.

CO₂CH₄N₂O
Media globale del 2023420,0 ± 0,1 ppm1934 ± 2 ppb336,9 ± 0,1 ppb
Abbondanza 2023 rispetto al 1750151%265%125%
Aumento assoluto 2022–20232,3 ppm11 ppb1,1 ppb
Aumento relativo 2022–20230,55%0,57%0,33%
Aumento assoluto medio annuo negli ultimi 10 anni2,4 ppm/anno10,7 ppb/anno1,07 ppb/anno
Fonte: Omm

Di seguito, la presentazione in dettaglio dei dati sulla concentrazione di gas serra in atmosfera 2023.

Concentrazione di anidride carbonica (CO2)

L’anno scorso il livello medio di CO2 in atmosfera è stato di 420 ppm. Dal 2022 al 2023, la media annuale di CO2 nell’atmosfera è aumentata di 2,3 ppm. Si tratta del 12° anno consecutivo con un aumento superiore a 2 ppm, e un dato in linea con la media dell’ultimo decennio (un record) che è fissa a +2,4 ppm l’anno.

Se, invece, si considera la variazione di CO2 durante l’anno, l’andamento del 2023 mostra il 2° maggior incremento di sempre con +2,8 ppm. “Ciò potrebbe essere dovuto all’aumento delle emissioni dovute agli incendi e alla riduzione netta dei pozzi di carbonio terrestri”, nota l’Omm. El Niño – che ha caratterizzato gran parte del 2023 – è uno dei fattori principali dietro le variazioni di oscillazioni annuali di CO2.

Concentrazione di metano (CH4)

La crescita del metano atmosferico nel 2023 (+11 ppb) è stata inferiore a quella del 2022. L’anno scorso è arrivato a 1.934 parti per miliardo (ppb). L’Omm nota che l’aumento è dovuto soprattutto a fonti come zone umide e agricoltura. A sua volta, questo incremento “potrebbe essere dovuto almeno in parte al feedback climatico in corso che aumenta ulteriormente le emissioni di gas serra dai sistemi naturali”.

Dal 2020 al 2022, infatti, il metano atmosferico ha registrato il suo più grande aumento triennale, +15,4 ppb l’anno, da quando sono iniziate le misurazioni sistematiche globali negli anni ’80. La responsabilità è soprattutto dell’aumento dell’attività microbica, un fattore legato all’aumento del riscaldamento globale. Le fonti fossili sono responsabili solo del 15% dell’incremento di concentrazioni di metano registrato dal 2007 a oggi.

Concentrazione di ossidi di azoto (N2O)

L’N2O viene emesso nell’atmosfera sia da fonti naturali (circa il 60%) che da fonti antropiche (circa il 40%), tra cui oceani, terreni, combustione di biomassa, uso di fertilizzanti e vari processi industriali. Per questo gas serra, l’aumento dal 2022 al 2023 (+1,1 ppb) è stato inferiore a quello osservato dal 2021 al 2022, che è stato l’aumento più elevato registrato nella serie storica. Ma comunque leggermente più alto dell’aumento medio riscontrato nell’ultimo decennio. Nel 2023 l’N2O è arrivato a 336,9 ppb.

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.