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Clima estremo in Italia, nel 2023 più di 1 evento estremo al giorno

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Commissione UE sorvolano le aree colpite dall’alluvione in Emilia Romagna lo scorso maggio. Crediti: governo.it CC-BY-NC-SA 3.0 IT

I dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente

(Rinnovabili.it) – In quello che sta per diventare l’anno più caldo di sempre, il Belpaese è stato colpito da più di un evento climatico estremo al giorno. Sono 378 gli episodi tracciati dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente nel 2023: il 22% in più rispetto al 2022. Mentre sono 31 i morti legati a questi eventi. Un’accelerazione, quella del clima estremo in Italia, che si manifesta con alluvioni, frane, mareggiate, grandinate e temperature eccezionali per periodi di tempo lunghi e anche ad alta quota.

Un bilancio del clima estremo in Italia nel 2023

Un anno da “bollino rosso”, secondo il Cigno verde, quello che si sta chiudendo con un riscaldamento globale intorno a + 1,5°C sul periodo pre-industriale e, in Italia, circa +1,05°C rispetto alla media degli ultimi 30 anni.

Particolarmente martoriato il Nord Italia, dove peraltro la corsa del global warming è accelerata rispetto al resto della penisola. Le regioni settentrionali hanno subito ben 210 eventi estremi, più del doppio di quelli che hanno colpito il Centro (98) e tre volte quelli che si sono abbattuti sul Sud (70).

Come gli anni scorsi è soprattutto l’acqua a rappresentare la minaccia principale. In aumento soprattutto alluvioni ed esondazioni fluviali (+170% rispetto al 2022), le temperature record registrate nelle aree urbane (+150% rispetto ai casi del 2022), le frane da piogge intense (+64%); e poi le mareggiate (+44%), i danni da grandinate (+34,5%), e gli allagamenti (+12,4%). 

Il dettaglio territoriale mette sotto la lente soprattutto Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato, le 4 città più colpite del Belpaese nel 2023. Mentre a livello regionale, Lombardia ed Emilia-Romagna risultano nel 2023 le regioni più in sofferenza. Flagellate, rispettivamente, da 62 e 59 eventi che hanno provocato danni. Solo a luglio, la Lombardia ha totalizzato ben 28 eventi. Segue poi la Toscana con 44, il Lazio (30), il Piemonte (27), il Veneto (24) e la Sicilia (21). Tra le province più colpite svetta al primo posto Roma con 25 eventi meteo estremi, seguita da Ravenna con 19, Milano con 17, Varese 12, Bologna e Torino 10.  

“L’Italia è in grave ritardo nella lotta alla crisi climatica, rincorre le emergenze senza una strategia chiara di prevenzione che permetterebbe di risparmiare il 75% delle risorse spese per riparare i danni”, lamenta Legambiente. L’associazione che “subito l’approvazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e lo stanziamento delle risorse per attuarlo, assenti nella legge di bilancio in via di approvazione”.

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