Il piano meneghino sul clima è coerente con l’obiettivo più ambizioso dell’accordo di Parigi
(Rinnovabili.it) – Sono in linea con l’obiettivo di contenere il riscaldamento climatico sotto gli 1,5°C. E eviteranno 1,9 Gt di emissioni nel prossimo decennio, pari alla metà di quelle prodotte dall’intera Unione europea in un anno. Le 54 città che formano il gruppo C40 possono festeggiare: il loro impegno sul clima rispecchia le aspettative e gli obiettivi che avevano fissato 5 anni fa.
Le città svolgono un ruolo fondamentale nel contenimento del riscaldamento globale, a fianco degli Stati, degli investitori globali e dei comparti industriali hard-to-abate. Le politiche sul clima messe in campo a livello locale possono essere molto più ambiziose di quelle statali. E con i livelli di urbanizzazione attuali, hanno un impatto su una fetta considerevole della popolazione mondiale. Senza contare il fatto che le soluzioni testate a livello urbano possono ispirare politiche di più ampio respiro, in pratica facendo da apripista.
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I risultati che il gruppo C40 fotografa nell’ultimo rapporto parlano chiaro. Lo studio aggiorna la revisione dei piani climatici delle città con la valutazione di quelli di 14 altre realtà urbane che li hanno varati di recente. Da San Paolo a Vancouver, da Lisbona a Milano. Con risultati importanti. “I dati confermano che, una volta completamente attuati, questi piani d’azione per il clima proteggeranno i residenti, creeranno posti di lavoro, affronteranno le disuguaglianze e affronteranno la crisi climatica globale”. Restando in linea con l’obiettivo più ambizioso dell’accordo di Parigi sul clima.
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Quali sono le misure adottate dalle città? A Città del Messico, entro il 2024 saranno aperti più di 100 km di corridoi di trasporto pubblico e 4 nuove linee di funivie, fornendo un migliore accesso ai servizi essenziali per le comunità a basso reddito. Dakar invece includerà i rischi climatici nella pianificazione urbana, migliorando la gestione delle inondazioni. Johannesburg lavora sul patrimonio edilizio: entro il 2030, tutti i nuovi edifici pubblici e privati funzioneranno a zero emissioni di carbonio.
Il piano di Milano valutato dal gruppo C40, invece, fa perno sulla mobilità sostenibile: entro la fine del 2021, la città riallocherà 100 km di strada per ciclisti e pedoni, offrendo una ripresa verde e giusta alla crisi Covid-19. “Per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi, dobbiamo fornire una ripresa verde e giusta dalla pandemia Covid-19 che crea un’economia equa, riduce le emissioni e crea posti di lavoro”, ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.