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Cicloni tropicali, così il cambiamento climatico li rende più devastanti

Cicloni tropicali, così il cambiamento climatico li rende più devastanti
credits: WikiImages da Pixabay

L’aumento delle temperature modifica le traiettorie dei cicloni tropicali

(Rinnovabili.it) – I cicloni tropicali arrivano sempre più vicino alle coste. Colpa di una tendenza a spostare ogni anno verso ovest la loro traiettoria. Un trend identificato da un team di ricercatori dell’Imperial College di Londra e pubblicato di recente sulla rivista Science.

I cicloni tropicali sono gli eventi climatici più disastrosi nelle regioni tropicali per via della loro capacità di devastare intere comunità e della loro frequenza. Ogni anno, circa 90-100 cicloni si generano sugli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano.

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I ricercatori hanno analizzato i dati relativi al periodo 1982-2018 sulla formazione, il movimento e l’intensità dei cicloni tropicali. Dati raccolti principalmente attraverso rilevazioni satellitari. Risultato? Nel periodo in cui raggiungono la loro massima intensità, i cicloni tendono ad avvicinarsi alle aree costiere di circa 30 km ogni 10 anni. In altri termini, ogni decennio due cicloni in più riescono ad arrivare entro un raggio di 200 km dalla terraferma.

Questo non significa che riusciranno necessariamente a raggiungere le coste. Molti cicloni, anzi, perdono di potenza prima di arrivare in prossimità della terra. Ma ne aumenta la probabilità. Così come mette in evidenza che il loro potenziale distruttivo va aumentando.

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“Il nostro studio mostra che probabilmente stanno diventando più distruttivi poiché trascorrono più tempo lungo le coste alla massima intensità. Il rischio per alcune comunità costiere di tutto il mondo potrebbe essere in aumento e ciò avrà profonde implicazioni nei prossimi decenni”, spiega Shuai Wang, uno degli autori dello studio.

Ma perché si sta verificando questa ‘migrazione’ verso ovest? Gli studiosi sono convinti che il cambiamento climatico svolga un ruolo centrale. Sebbene i meccanismi che regolano i flussi atmosferici sottostanti, cioè quei flussi che determinano in buona parte le traiettorie dei cicloni, non siano chiari, il team afferma che la ‘sterzata’ verso ovest potrebbe essere collegata ai cambiamenti nei modelli atmosferici tropicali, che a loro volta dipendono dall’aumento delle temperature globali.

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