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Il 2023 ha stravolto il ciclo globale dell’acqua con effetti sempre più estremi

Ciclo globale dell’acqua: un 2023 con siccità e tempeste più intense
Foto di Johannes Plenio su Unsplash

Pubblicato il Global Water Monitor Report 2023

(Rinnovabili.it) – Il caldo record dell’anno scorso ha avuto un profondo impatto sul ciclo globale dell’acqua nel 2023. Queste anomalie hanno contribuito a moltiplicare forti tempeste, inondazioni, grandi siccità e incendi boschivi. Lo afferma il Global Water Monitor Report 2023, realizzato da un team di ricerca dell’Australian National University.

“Ondate di caldo da record si sono verificate in tutto il mondo nel 2023, infrangendo i record precedenti, dal Canada al Brasile e dalla Spagna alla Tailandia”, spiega Albert Van Dijk, co-autore del rapporto. Precipitazioni sotto la media e alte temperature hanno reso ancora più profonde siccità pluriennali in Sud America, nel Corno d’Africa e nell’area mediterranea. La combinazione di caldo e siccità ha causato “ingenti” danni ecologici alle principali foreste mondiali, a partire dall’Amazzonia. Le stesse condizioni sono alla base della storica stagione degli incendi in Canada.

Cosa succede quando cambia il ciclo globale dell’acqua?

In generale, a livello globale “stiamo assistendo a siccità più rapide e gravi, nonché a tempeste ed inondazioni più violente”, spiegano gli autori del rapporto. Effetti dell’aumento del riscaldamento globale che, in parte, possono sembrare controintuitivi. Ma, nota il rapporto, le alte temperature sono state spesso accompagnate da un’umidità dell’aria molto bassa. In effetti, si legge nel rapporto, l’umidità relativa dell’aria della superficie terrestre globale nel 2023 è stata la seconda più secca mai registrata.

Cosa cambia, in questo quadro, per il ciclo globale dell’acqua, e quali sono le conseguenze? “Questa continua tendenza verso condizioni più secche sta minacciando l’agricoltura, la biodiversità e la sicurezza idrica complessiva”, dettagliano gli autori, spiegando che queste condizioni “aumentano lo stress termico e aumentano il fabbisogno idrico delle persone, delle colture e degli ecosistemi”. Ma allo stesso tempo questi cambiamenti portano anche a tempeste più violente. In combinazione con l’aumento delle temperature dell’aria, l’incremento della quantità di calore stoccata negli oceani immette in atmosfera una maggior quantità di energia. Risultato: l’intensità delle precipitazioni aumenta e ne risultano cicloni, uragani e monsoni più intensi.

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