Dal 2015 al 2023 sono 86 le cause contro le compagnie fossili in tutto il mondo
Da quando è entrato in vigore l’Accordo di Parigi a oggi, le cause contro le compagnie fossili presentate ogni anno sono quasi triplicate. Nel 2015 erano sono stati presentati appena cinque casi. L’anno scorso le cause sono state 14 in un solo anno. In tutto, negli ultimi 9 anni, i casi contro le aziende che producono petrolio e gas sono arrivati a 86.
È quanto emerge dall’analisi condotta da Oil Change International e da Zero Carbon Analytics su dati provenienti dai Climate Change Litigation Databases gestiti e aggiornati dalla Columbia University.
L’aumento delle cause contro le compagnie fossili riflette una maggiore consapevolezza da parte delle comunità e della società civile sul ruolo giocato da queste aziende nell’aggravare la crisi climatica. Ma anche la fiducia crescente nello strumento legale per innescare un cambiamento nelle politiche sul clima.
Lo si intuisce leggendo in controluce i dati. La tipologia di cause che cresce di più, in proporzione, è quella di richiesta di compensazioni. Da sola rappresenta il 38% dei contenziosi. La quasi totalità (30 su 33) sono stati presentati dopo il 2017. Dietro questo boom, spiegano gli autori dell’analisi, c’è anche il miglioramento della capacità della scienza di determinare il ruolo della crisi climatica in eventi come alluvioni, inondazioni, incendi, ondate di caldo. E, in parallelo, di stabilire quale sia il ruolo svolto dai combustibili fossili.
“Negli ultimi 20 anni, i dati sono diventati significativamente più precisi, con oltre 500 studi che attribuiscono gli eventi meteorologici estremi ai risultati dell’aumento delle emissioni di gas serra derivanti dalla combustione di combustibili fossili”, sottolinea lo studio. “Esistono anche informazioni solide sulle emissioni storiche delle aziende di combustibili fossili, attraverso le quali è possibile calcolare il contributo di un’azienda alle emissioni globali di gas serra”.
Poi c’è la tipologia di cause contro le compagnie fossili intentate per pubblicità ingannevole. Vengono portate in tribunale false affermazioni relative al clima e all’ambiente. Qui la probabilità di vittoria è molto alta (8 casi su 9).
Infine, crescono molto anche le cause in cui si chiede una condanna delle aziende fossili per i loro ritardi nella riduzione delle emissioni di gas serra.