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USA, piano da 3,7 mld $ per la cattura diretta dall’aria di CO2

Quasi tutto l’investimento -3,5 mld $- finanzierà 4 grandi hub regionali per sviluppare tecnologie DAC su scala commerciale con una capacità minima di 1 mln t CO2/anno

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

L’obiettivo del DoE è un costo massimo di 100$/t per la cattura diretta dall’aria di CO2

(Rinnovabili.it) – Gli Stati Uniti mettono il turbo alla cattura diretta dall’aria di CO2 (DAC) e iniettano 3,7 miliardi di dollari nell’industria della rimozione del carbonio. Obiettivo: togliere dall’atmosfera almeno 1 milione di tonnellate di anidride carbonica l’anno e fare della carbon removal un tassello importante del percorso verso la neutralità climatica entro il 2050.

4 mega hub per la DAC

La maggior parte dell’investimento annunciato ieri dal Dipartimento dell’Energia statunitense (DoE) è destinato a creare quattro mega hub regionali per la cattura diretta dall’aria di CO2. Al programma Regional Direct Air Capture Hubs sono destinati ben 3,5 miliardi di dollari. Ciascuna delle strutture “dimostrerà una tecnologia di cattura diretta dell’aria o una serie di tecnologie su scala commerciale”, che devono avere “il potenziale di catturare almeno 1 milione di tonnellate di CO2 all’anno dall’atmosfera” e poter immagazzinare la CO2 “in modo permanente in una formazione geologica o attraverso la sua conversione in prodotti”.

L’obiettivo del DoE è sviluppare tecnologie che permettano di stoccare CO2 a un costo non superiore ai 100 dollari per tonnellata. Ad oggi, 2/3 della capacità globale di storage dell’anidride carbonica -905 milioni di tonnellate l’anno- è negli Stati Uniti. Il che mette Washington in ottima posizione per espandere questo segmento dell’industria e abbattere i prezzi. Prezzi che per ora sono ancora sei volte più alti del target. L’impianto Orca in funzione in Islanda, il più grande al mondo oggi in funzione, ha un costo di 600 dollari la tonnellata.

Gli altri pilastri per lo sviluppo della cattura diretta dall’aria di CO2

Altri 115 milioni di dollari sono destinati al Direct Air Capture Prize, una sorta di incubatore per startup innovative nel settore della cattura diretta dall’aria di CO2. C’è poi un piano di sovvenzioni per governi locali e utility pubbliche per l’uso di materiali prodotti con la CO2 catturata.

“A prescindere dalla velocità con cui decarbonizzeremo l’economia nazionale, dobbiamo affrontare l’inquinamento già presente nella nostra atmosfera per evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico”, ha dichiarato la Segretaria all’Energia Jennifer M. Granholm.