Negli ultimi nove mesi i piani per la costruzione di impianti di sequestro e stoccaggio della CO2 sono aumentati rapidamente nel mondo. Il report del Global CCS Institute
Il Nord America domina il settore della cattura del carbonio
(Rinnovabili.it) – Non si smorza il sogno di poter risolvere la crisi climatica sottraendo all’atmosfera le emissioni climalteranti. Al contrario, dopo la “benedizione” dell’IPCC il settore ha iniziato ad accelerare, gonfiando la pipeline di progetti pianificati. A renderlo noto è Global CCS Institute in un report che fa il punto sullo sviluppo globale della cattura del carbonio. Il documento offre un sguardo sugli impianti commerciali di CCS (acronimo di carbon capture and storage) nel mondo. Quelli operativi, in fase di realizzazione o ancora solo su carta.
Si scopre così che negli ultimi 9 mesi i progetti di sequestro della CO2 sono aumentati rapidamente aggiungendo 71 nuovi impianti alla lista dei pianificati. Nel complesso a settembre 2021 ventisette centrali di CCS risultavano pienamente operative, 4 in costruzione e 102 in fase di progettazione. E la capacità di cattura del carbonio (attiva e potenziale) ha raggiunto i 111 milioni di tonnellate per anno, con un aumento del 48% rispetto al 2020.
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In questa corsa alla rimozione delle emissioni il Nord America continua a essere il leader globale, con oltre 40 nuovi progetti CCS annunciati nel 2021. Gran parte del merito va attribuito ai crediti d’imposta offerti alla tecnologia e alle nuove politiche verdi dell’amministrazione Biden, inclusa la ri-adesione all’Accordo di Parigi.
Ovviamente per Jarad Daniels, ceo dell’Istituto, “il CCS è assolutamente fondamentale per raggiungere emissioni nette pari a zero. Prevediamo che la crescita nel settore continui poiché l’ambizione climatica è sempre più accompagnata dall’azione”. Certo è che la tecnologia deve ancora superare qualche scoglio economico e tecnico prima di poter parlare di un mercato solido e promettente. Tuttavia i progetti si stanno diversificando sempre più per affiancarsi ad un’ampia gamma di settori tra cui la produzione di energia, di gas naturale liquefatto (GNL), di idrogeno, di cemento, di acciaio, la termovalorizzazione e la cattura diretta della CO2 dall’aria. Tra i paesi con strutture commerciali di CCS in fase di sviluppo ci sono Belgio, Danimarca, Ungheria, Indonesia, Italia, Malesia e Svezia. sono Belgio, Danimarca, Ungheria, Indonesia, Italia, Malesia e Svezia.