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Cattura del carbonio: in Norvegia il primo CCS per le fonderie di silicio

cattura del carbonio

Uno dei più grandi poli industriali della Norvegia scommette sulla transizione energetica

(Rinnovabili.it) – Il silicio è uno dei materiali più richiesti dalla moderna economia. A seconda dei diversi gradi di purezza, questo semimetallo viene oggi utilizzato nella metallurgia, nel fotovoltaico e nella microelettronica. Per essere impiegato, tuttavia, deve subire processi di estrazione, raffinazione e trattamento più o meno complessi, che richiedono a volte grandi quantità di energia. E che di conseguenza rilasciano importanti volumi di CO2. Per alleggerirne il peso climatico, Elkem – produttore di materiali avanzati a base di silicio – testerà il primo impianto di cattura del carbonio nel settore. Per la precisione la struttura pilota sarà realizzata nelle fonderie di silicio di Elkem a Rana, in Norvegia. Il progetto è frutto di una nutrita collaborazione che vede coinvolti anche Mo Industrial Park, SINTEF, Alcoa, Celsa, Ferroglobe, SMA Mineral, Norcem, Norfrakalk, Arctic Cluster Team e Aker Carbon Capture.

L’unità di prova sarà installata presso l’impianto di produzione di ferrosilicio e microsilice ad alta purezza, destinati al settore siderurgico. Qui sequestrerà la CO2 emessa dalla fonderia e, in un secondo momento, anche le emissioni di SMA Mineral, situato nello stesso parco industriale, il Mo Industrial Park di Rana.

Il sito si era già fatto notare nel 2020 con un progetto per lo sviluppo di una catena del valore completa per l’idrogeno verde ad uso industriale nei processi metallici ad alta temperatura. L’ambizione – portata avanti da diversi attori del parco – era quella di costruire un impianto di elettrolisi, l’Hydrogen Hub Mo, la cui produzione sostituisse i carburanti fossili impiegati da un grande gruppo siderurgico presente nell’era industriale. 

Lo sforzo innovativo si rinnova oggi con l’impianto pilota di cattura del carbonio per le fonderie del silicio. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno finanziario di Gassnova CLIMIT. E fa seguito alla roadmap climatica lanciata da Elkem per ridurre le proprie emissioni a zero. “L’installazione dell’unità di prova significa rappresenta un passo avanti. Il lavoro da svolgere a Rana sarà di grande rilevanza anche per altri impianti sia di Elkem che di altri attori del settore“, afferma Trond Sæterstad, direttore delle politiche climatiche dell’azienda.

Nella pratica Mo Industrial Park sarà il proprietario del progetto e SINTEF avrà un ruolo guida nella gestione del programma. “In totale i partner hanno identificato 1,5 milioni di tonnellate di potenziale CO2 sequestrabile nella regione”, afferma Jack Ødegård, Vice President Research di SINTEF. “Ciò corrisponde al tre percento delle emissioni totali della Norvegia e a quasi un terzo delle emissioni dell’industria metallurgica”.

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