Uno studio dell’Imperial College sull’impatto del cambiamento climatico sulla salute mentale
(Rinnovabili.it) – Gli eventi climatici estremi si lasciano dietro una scia di devastazione e, spesso, presentano conti salati per la ricostruzione. Anche il cambiamento climatico più di lungo termine ha un costo che in molti provano a calcolare. Uno studio del 2020 pubblicato su Nature & Energy avvertiva che potrebbero essere proprio i rischi climatici a causare una recessione economica globale. L’ultimo rapporto Lancet Countdown, di dicembre 2020, riassume invece i costi più visibili del climate change sulla salute. Ad esempio quelli legati allo stress termico: nel 2018 le ondate di calore hanno causato quasi 300mila morti e fatto perdere 300 miliardi di ore di potenziale capacità lavorativa. Solo in Europa, il loro costo monetizzato è pari all’1,2% del reddito nazionale lordo del blocco.
Il cambiamento climatico, però, ha anche dei costi meno visibili. Uno studio condotto dall’Imperial College di Londra ha scandagliato l’impatto del climate change sulla salute mentale, puntando i riflettori su un tema che resta regolarmente ai margini del dibattito pubblico sul clima.
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Il cambiamento climatico influenza negativamente la salute mentale e il benessere emotivo delle persone in tutto il mondo. Lo studio fa emergere ad esempio una chiara relazione tra l’aumento delle temperature e il numero di suicidi. Non solo. Sperimentare in prima persona gli effetti del cambiamento climatico, ad esempio in seguito a un evento climatico estremo come un’inondazione, aumenta direttamente il rischio di soffrire di disturbo da stress post-traumatico (PTSD), depressione o disagio estremo.
Inoltre, l’analisi della letteratura svolta dallo studio rileva che le persone che soddisfano i criteri per la malattia mentale risultano più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico sulla salute fisica e mentale.
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“La salute mentale è l’impatto invisibile del cambiamento climatico in questo momento”, spiega al Guardian Emma Lawrance dell’Imperial College di Londra, che ha guidato la scrittura del rapporto. “È un grosso problema che interesserà sempre più persone in futuro, e in particolare aggraverà la disuguaglianza. È molto probabile che si tratti di un costo non contabilizzato davvero elevato”.
L’allarme viene lanciato anche per le nuove generazioni. Il cambiamento climatico infatti può esacerbare il disagio mentale, in particolare tra i giovani, anche per le persone che non sono direttamente colpite. Si tratta del fenomeno, piuttosto diffuso, del senso di “ansia ecologica”.