Uno studio mette in relazione densità demografica e cambiamento climatico
(Rinnovabili.it) – Il cambiamento climatico potrebbe innescare la migrazione di centinaia di milioni di persone nei prossimi decenni. Diventando per molti l’incentivo fondamentale per compiere la scelta di lasciare i luoghi di origine. E’ quanto emerge da una ricerca curata da due ricercatori del dipartimento di Global Ecology di Stanford e pubblicata oggi sulla rivista scientifica Earth System Dynamics. Che assume lo scenario RCP8.5 (ovvero alte emissioni e business as usual) come base per calcolare il cambiamento del clima.
Gli autori hanno messo a punto un metodo per stimare il numero e la distribuzione geografica delle persone per le quali i cambiamenti di temperatura e delle precipitazioni possono fornire un ulteriore incentivo alla migrazione. I ricercatori quindi analizzano la relazione che esiste oggi tra i fattori climatici e la densità di popolazione. E fanno delle proiezioni mantenendo costanti tutti gli altri fattori.
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Che tipo di informazioni fornisce questa impostazione? Riesce a “pesare” il contributo del cambiamento climatico all’evoluzione futura delle migrazioni umane. Beninteso, non dà una previsione accurata dal punto di vista quantitativo. Ma è in grado di restituire l’ordine di grandezza e il modello spaziale che assumerà il fenomeno.
I risultati dello studio indicano che la migrazione avverrà “in gran parte dai paesi tropicali e subtropicali caldi verso i paesi temperati più freddi”. A cui si lega una seconda considerazione: “Le aree dove si prevedono i tassi di crescita della popolazione più elevati tendono ad essere le aree che probabilmente saranno più colpite dai cambiamenti climatici”.
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Guardando più da vicino i risultati dello studio emergono delle previsioni interessanti. Ad esempio il contrasto tra Cina e India, i paesi più popolosi al mondo ed entrambi sotto la forte minaccia di sconvolgimenti a causa del cambiamento climatico. Mentre Pechino diventerà un paese di destinazione dei flussi migratori, l’India è proiettato a diventare lo Stato a maggior tasso di emigrazione nei prossimi decenni. E sulla scia dell’India si posiziona la Nigeria, vera bomba demografica nel cuore del continente africano che sembra staccare nettamente tutti i paesi vicini dell’Africa sub sahariana, benché anche questi siano soggetti a forti stress climatici.
La classifica dei paesi a maggior emigrazione futura continua con Congo, Indonesia, Niger, Sudan, Filippine, Bangladesh, Tanzania e Pakistan. All’estremo opposto, dopo la Cina i paesi più attrattivi saranno Canada, Russia, paesi scandinavi e USA (in assenza di barriere al movimento di altra natura). Interessante notare che questo esito resta vero, anche se con tassi di attrattività più bassi,anche se lo scenario climatico considerato fosse meno estremo (RCP2.6 – 4.5 – 6.0).