Il MIT ha scoperto perché i cambiamenti climatici nel Mediterraneo hanno un andamento del tutto peculiare
(Rinnovabili.it) – Nonostante possano esserci anche consistenti discordanze tra i diversi modelli di previsione climatica, quasi tutti concordano su un fatto: la regione mediterranea subirà un processo di pesante desertificazione, che vedrà un calo del 40% delle precipitazioni durante la stagione invernale. I cambiamenti climatici nel Mediterraneo porteranno ad un aumento delle temperature ma, a differenza di altre aree, in cui il riscaldamento globale si accompagnerà ad una crescita delle precipitazioni, il loro andamento rappresenta un’eccezione alla regola.
Un gruppo di ricercatori del MIT avrebbe però compreso i meccanismi che determinano questa eccezione, spiegando così gli effetti anomali dei cambiamenti climatici nel Mediterraneo. La siccità sarebbe dovuta alla confluenza di due diversi fenomeni legati alla presenza di un clima caldo: un cambiamento nella dinamica della circolazione dell’atmosfera superiore e una riduzione della differenza di temperatura tra terra e mare.
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Sebbene nessuno dei due fattori sarebbe di per sé sufficiente a giustificare la riduzione anomala delle precipitazioni, la combinazione dei due può rendere pienamente conto dell’esclusivo fenomeno di desertificazione dell’area mediterranea prevista dai modelli climatici.
Il primo dei due fenomeni è dovuto alla presenza di venti ad alta quota chiamati flussi a medio raggio, che determinano un forte e costante andamento meteorologico da ovest a est in Europa. Nell’emisfero settentrionale, quei venti trovano ostacoli (come le Alpi), che favoriscono un’alternanza di zone ad alta e a bassa pressione. Ma quando l’aria si riscalda, questa alternanza subisce delle modifiche, determinando un’area ad alta pressione sul Mediterraneo, con scarse precipitazioni.
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Il secondo fenomeno, vale a dire la riduzione della differenza di temperatura tra terra e mare, sarà ugualmente alterato dai cambiamenti climatici, poiché la terra si sta riscaldando molto più velocemente dei mari. Ciò, a sua volta, amplifica il differenziale di pressione, aumentando l’area ad alta pressione. Mentre i modelli mostrano che la massa terrestre si riscalderà di 3-4° C nel prossimo secolo, la temperatura del mare aumenterà “solo” di circa 2° C.
Gli effetti dei cambiamenti climatici nel Mediterraneo sono già evidenti nelle recenti tendenze climatiche in Medio Oriente e Nord Africa occidentale, che hanno subito un significativo declino delle precipitazioni. Ma il fatto che si siano compresi i meccanismi fisici di questo fenomeno, potrebbe aiutare a garantire più efficaci azioni di adattamento, specialmente per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche.