Rinnovabili • temperature Rinnovabili • temperature

Cambiamenti climatici, a Milano le temperature crescono sempre più velocemente

Analisi dei dati della Fondazione OMD. La temperatura media annuale del capoluogo lombardo è passata dai 13,7 gradi centigradi del periodo tra il 1961 e il 1990 ai 14,9 gradi del periodo tra il 1991 e il 2020. Il progressivo aumento delle temperature riguarda tutto il nostro Paese. A Roma, per esempio, la temperatura media annuale è passata da 16,1 a 17 gradi. A Bari l'aumento è stato fino a 1,3 gradi tra il 1961-1990 e il 2011 e il 2020

temperature
Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

di Tommaso Tetro

(Rinnovabili.it) – A Milano fa sempre più caldo; le temperature infatti aumentano, e lo fanno sempre più velocemente. Sono gli effetti dei cambiamenti climatici all’ombra della Madonnina. In base a un’analisi dei dati, messa a punto dalla Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo (OMD) relativi a due diversi periodi di 30 anni: la temperatura media annuale del capoluogo lombardo – come emerge dalla valutazione comparata dei CLINO (CLimatological NOrmals), cioè i periodi di 30 anni presi come parametri di riferimento per descrivere le condizioni climatiche di un determinato luogo – è passata dai 13,7 gradi centigradi del periodo compreso tra il 1961 e il 1990 ai 14,9 gradi del periodo 1991-2020. 

Leggi anche Dove fa caldo e dove freddo, il progetto ‘ClimaMi’ mappa le temperature di Milano

Sempre in base a questi parametri di riferimento si registra un aumento sia a livello di singoli mesi che di stagioni. Per i mesi si va dai 0,7 gradi di settembre fino all’incremento di 2 gradi a agosto, con la media che è passata da 23,3 a 25,3 gradi. Mentre per le stagioni si va da una salita della temperatura di un grado in autunno (da 13,9 a 14,9 gradi), agli 1,2 gradi in inverno (che è passato da 4 a 5,2 gradi); l’aumento è stato di 1,3 gradi in primavera (da 13,5 a 14,8 gradi), e soprattutto ai più 1,5 gradi nei tre mesi estivi, con la temperatura media passata da 23,2 a 24,7 gradi. Ma che Milano si stia surriscaldando diventa ancora più evidente, guardando al progressivo aumento della temperatura nei 10 anni appena trascorsi, con la media del periodo compresa, tra il 2011 e il 2020, che ha raggiunto i 15,8 gradi.

La colonnina del termometro che sale non ha a che fare soltanto con i valori medi di riferimento. I picchi riguardano anche le massime e le minime. Tra il CLINO del 1961-1990 e quello del 1991-2020 la media delle massime giornaliere è passata da 17,6 a 19,2 gradi; mentre quella delle minime è cresciuta soprattutto nell’ultimo decennio arrivando a 12,4 gradi tra il 2011 e il 2020, contro i 10,4 gradi del periodo 1961-1990. Il numero medio di giorni di gelo, cioè con temperatura minima inferiore allo zero, e giorni di ghiaccio, quelli con massima inferiore allo zero, è leggermente diminuito tra il CLINO del 1961-1990 e quello del 1991-2020, passando rispettivamente da 24,7 a 17,6 e da 1,8 a 0,7.

Sono aumentati in modo significativo i giorni di calura e di notti tropicali: tra un trentennio e l’altro la media dei giorni con temperatura massima superiore ai 30 gradi è passata da 29,8 a 54,8 (pari a tre volte quella dei giorni di gelo); le notti con temperatura minima superiore ai 20 gradi, ovvero le notti tropicali, sono state in media 52,3 all’anno nel periodo compreso tra il 1991 e il 2020, con un incremento di 19,5 notti in più rispetto al valore del CLINO del 1961-1990. “L’aumento delle minime e delle massime è causa di condizioni di disagio termico diffuso – viene spiegato dalla Fondazione OMD – e di episodi estremi di caldo sempre più frequenti e intensi”.

Leggi anche Investimenti: arriva il “rating delle temperature” per tenere traccia degli obiettivi climatici

In base all’analisi dei dati anche su altre città italiane, secondo la Fondazione “seppur con andamenti diversi, il progressivo aumento delle temperature riguarda tutto il nostro Paese. La variazione da città a città del tasso di incremento delle temperature è dovuta al contributo locale delle trasformazioni del tessuto urbano peculiari di ciascun luogo, oltre che dei vari fenomeni collegati al più generale surriscaldamento globale”. A Roma, per esempio, tra il CLINO del 1961-1990 e il successivo, quello del 1991-2020, la temperatura media annuale è passata da 16,1 a 17 gradi, e nel decennio 2011-2020 è stata di 17,5 gradi. A Bari l’aumento è stato di 0,6 gradi tra i due periodi di riferimento (da 16,9 a 17,5) e di 1,3 gradi tra il 1961-1990 e il periodo compreso tra il 2011 e il 2020. A Milano l’aumento dei valori medi annuali è stato costante dal 1961 a oggi, così come a Roma, anche se in modo più contenuto; a Bari la tendenza all’aumento si è invece intensificata a partire dal trentennio compreso tra il 1981 e il 2010.