La calotta della Groenlandia perderà almeno 6.000 km2 di superficie
(Rinnovabili.it) – Anche se da questo momento le emissioni globali di gas serra fossero portate a zero, andiamo incontro a un innalzamento “inevitabile” del livello dei mari di 27 cm. Dovuto solo allo scioglimento della calotta della Groenlandia incorporato nella CO2 già in atmosfera, pari a 110mila miliardi di tonnellate di ghiaccio fuso.
Lo afferma uno studio pubblicato su Nature climate change che basa le sue previsioni sull’andamento del clima negli ultimi 20 anni. La calotta della Groenlandia, cioè, libererà abbastanza acqua da innalzare gli oceani di 27 cm (con un margine di errore di ±68 mm) a prescindere da qualsiasi percorso emissivo il mondo prenderà in futuro. Anche il più ambizioso.
La calotta della Groenlandia può alzare i mari anche di 78 cm
Lo squilibrio dei ghiacci già innescato dal clima del periodo 2000-2019 (con le precipitazioni nevose non più in grado di rimpiazzare il ghiaccio perso annualmente) provocherà un ritiro della calotta della Groenlandia pari a un’area di 6077-7622 km2. In pratica, prendendo il valore mediano, la superficie di isola che tornerà libera dai ghiacci sarà grande come l’intera provincia di Torino. La perdita di volume della calotta sarà pari al 3,3% del totale, con un margine di errore del ±0,9%.
“Questo è il risultato dell’aumento del ricambio di massa dovuto alle precipitazioni, allo scarico delle colate di ghiaccio e al deflusso delle acque di fusione”, specifica lo studio, che si è basato su misure satellitari della perdita di calotta della Groenlandia e della sua forma. Un risultato che gli scienziati definiscono “conservativo”, perché assume lo stop totale e immediato delle emissioni, non realistico. Cosa può accadere realmente in futuro? Se, com’è possibile, l’anno peggiore per lo scioglimento del ghiaccio groenlandese, il 2012, diventerà la norma più avanti in questo secolo, il contributo dell’isola danese all’aumento del livello dei mari sarà di ben 78 cm.