Uno studio pubblicato su Pnas calcola quanto è aumentata la popolazione mondiale soggetta a condizioni di temperature e umidità elevate a livelli critici per la salute
Triplicato il rischio di caldo estremo in città dal 1983 a oggi
(Rinnovabili.it) – Temperature bollenti e livelli di umidità altissimi: la combinazione peggiore per un’ondata di calore da record e il suo strascico di decessi. Il mix si crea soprattutto negli ambienti urbani, dove l’effetto isola di calore spinge verso l’alto la colonnina di mercurio e la ventilazione non ottimale e la mancanza di spazi verdi fanno in resto. Si tratta di un mix letale, letteralmente. Secondo un nuovo studio, le condizioni di caldo estremo in città che possono provocare la morte dei soggetti più deboli sono triplicate dagli anni 80 a oggi e riguardano ormai il 25% della popolazione globale.
L’unità di misura da guardare è la temperatura di bulbo umido, cioè la quantità di calore segnalata da un normale termometro a cui viene avvolto un panno bagnato attorno al bulbo: un modo per simulare l’effetto moltiplicatore dell’umidità sulla fisiologia umana (in condizioni estreme, calore e umidità mandano in panne il sistema che ci permette di sudare). La ricerca pubblicata su Pnas ha raccolto i dati di più di 13mila città tra il 1983 e il 2016 e hanno preso in considerazione i valori giornalieri che superavano i 30°C.
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Il risultato è che a livello globale il caldo estremo in città è triplicato, passando da 40 miliardi di giorni-uomo (la popolazione cumulativamente sottoposta a una quantità cumulata di calore in un certo luogo e in un dato anno) del 1983 ai 119 miliardi del 2016. Nell’ultimo anno per cui sono disponibili i dati, il numero di persone che vivono in città con queste condizioni estreme sono state 1,7 miliardi, più di 4 volte tutta la popolazione europea.
Dati che riflettono una combinazione di fattori. Da un lato il riscaldamento globale, che è responsabile della maggior parte del peggioramento delle condizioni in città come Baghdad, il Cairo, Lagos, Calcutta e nella maggior parte delle metropoli europee. Ma dall’altro lato, il caldo estremo in città può dipendere in modo principale dall’urbanizzazione selvaggia. È il caso di luoghi come Dacca, Shanghai, Guangzhou, Yangon, Bangkok, Dubai.
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