Rinnovabili • Caldo luglio 2023 Italia: perché è stato eccezionale? Rinnovabili • Caldo luglio 2023 Italia: perché è stato eccezionale?

Perché i nostri modelli climatici non hanno previsto l’aumento rapido del caldo estremo in Europa?

Uno studio pubblicato su Nature Communications suggerisce che la risposta potrebbe risiedere nella reazione della circolazione atmosferica all’impatto del riscaldamento globale

Caldo luglio 2023 Italia: perché è stato eccezionale?
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Le ondate di caldo sono aumentate più rapidamente di quanto previsto

(Rinnovabili.it) – I modelli climatici più aggiornati che usiamo oggi non riescono a spiegare la velocità con cui aumentano gli episodi di caldo estremo sull’Europa occidentale, Italia inclusa. Scorrendo i dati degli ultimi 70 anni, la traiettoria reale delle ondate di caldo si stacca nettamente da quella prevista. Il problema? In gran parte può dipendere da cambiamenti nella circolazione atmosferica, che tendono a portare più frequentemente masse d’aria calda sull’ovest del continente rispetto a quanto previsto.

La discrepanza tra modelli e osservazioni “può essere dovuta a una risposta circolatoria sottostimata alle forzanti esterne, o a una sottostima sistematica della variabilità a bassa frequenza, o a entrambi. Il primo implica che le proiezioni future sono troppo prudenti, il secondo che ci lascia una profonda incertezza riguardo al ritmo del futuro caldo estivo in Europa”, sostiene uno studio pubblicato su Nature Communications.

“Troppo” caldo estremo in Europa: le ipotesi

Nel primo caso, i modelli non prenderebbero adeguatamente in considerazione la risposta della circolazione atmosferica all’impatto del riscaldamento globale. La crisi climatica, quindi, avrebbe degli effetti più “punitivi” del previsto per quanto riguarda il caldo estremo in Europa occidentale.

Se, invece, questa discrepanza non dipendesse da un’errata valutazione del riscaldamento globale ma, piuttosto, dell’importanza della variabilità interna del sistema circolatorio, allora il disallineamento diminuirà in futuro. Ma anche questa ipotesi è problematica sul piano pratico: “la durata di questa diminuzione non è nota e potrebbe durare anni o decenni, lasciando una grande incertezza sul destino delle ondate di caldo sull’Europa occidentale”. Incertezza che renderebbe più complicata la scelta delle misure di adattamento più appropriate.

L’anno scorso uno studio guidato dal PIK di Potsdam aveva calcolato che l’influenza di alcuni stati anomali della corrente a getto sul clima europeo era il fattore decisivo per spiegare l’incremento delle ondate di calore. Per il settore occidentale, in particolare, gli autori sostenevano che i cambiamenti nel jet stream spiegassero quasi il 100% dell’aumento degli episodi di caldo estremo in Europa.