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USA sott’acqua: anche 45 cm di aumento del livello dei mari per metà secolo

Il NOAA americano ha pubblicato ieri un rapporto di oltre 100 pagine con le stime aggiornate su dimensioni e impatto dell’innalzamento delle acque negli Stati Uniti. Nelle aree più colpite ci si attende almeno 1 grande inondazione e 10 eventi minori ma dannosi ogni anno

Aumento del livello dei mari: negli USA fino a +45 cm nel 2050
Foto di Miquel del Paso da Pixabay

L’aumento del livello dei mari in USA è appena sopra la media mondiale

(Rinnovabili.it) – Lo scorso agosto, il rapporto dell’IPCC sui cambiamenti climatici avvertiva che il riscaldamento globale ha ormai innescato dei processi irreversibili, perlomeno su una scala temporale umana. Uno di questi era l’aumento del livello dei mari, che per gli scienziati del clima potrebbe proseguire per alcuni secoli anche se azzerassimo all’istante le emissioni di gas serra. Ieri il NOAA americano ha diramato le nuove stime per gli Stati Uniti e ha confermato due punti cruciali: non si può tornare indietro e l’innalzamento sta accelerando.

Nei prossimi 30 anni, calcolano gli esperti del National Oceanic and Atmospheric Administration, gli Stati Uniti subiranno lo stesso aumento del livello dei mari che si è verificato negli ultimi 100 anni. Entro il 2050, in media le acque si alzeranno di ben 25-30 cm. Alcune aree del paese saranno più colpite: si tratta di parte delle zone costiere di Louisiana e Texas, due degli Stati già più vulnerabili. Qui le acque saliranno anche di 45 cm. Numeri che a livello globale non sono affatto eccezionali: l’aumento stimato negli USA è appena sopra la media mondiale.

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Per comprendere quale sia la portata dell’accelerazione bisogna guardare questi numeri in prospettiva. Rispetto all’ultimo secolo il ritmo dell’aumento del livello dei mari è triplicato. Ma già la media del 20° secolo era la più rapida degli ultimi 2000 anni. Uno sguardo a cosa ci riserva il futuro permette di prolungare la curva dell’accelerazione: punterà decisamente verso l’alto, visto che i fenomeni più impattanti – lo scioglimento di ampie porzioni dei ghiacci di Groenlandia e Antartide – dovrebbero verificarsi solo dopo il 2100.

In termini concreti, le previsioni fino al 2050 significano inondazioni più frequenti e più dannose per tutta la popolazione americana che vive sulla costa. Per le aree che affacciano sul golfo del Messico occidentale, significa almeno un grande evento di inondazione l’anno e 10 eventi minori, ma pur sempre in grado di provocare danni alle proprietà.

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