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Clima: il segretario generale ONU Antonio Guterres lancia l’ultimatum

Di fronte a Giappone, India e Cina che perseverano nella loro dipendenza dal carbone, il capo delle Nazioni Unite ha affermato di sperare che l'UE mantenga i suoi impegni climatici.

“Non siamo mai stati così fragili”. Queste le dure parole di Antonio Guterres

(Rinnovabili.it) – Le potenze mondiali devono riorganizzare le loro economie per un futuro verde o l’umanità sarà condannata. Queste, senza mezzi termini, le parole che il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha usato durante una lunga intervista ad AFP sulla ripresa dalla crisi pandemica e le sue conseguenze sulle politiche climatiche.

Valutando molto duramente la risposta internazionale, Guterres ha detto che la pandemia dovrebbe acuire l’attenzione dei governi sul taglio delle emissioni, esortandoli a usare la crisi come trampolino di lancio per lanciare politiche “trasformative” volte a svezzare le società dai combustibili fossili.

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Ma non solo. Antonio Guterres punta tutta sulla cooperazione tra Stati: “Penso che il fallimento nella capacità di contenere la diffusione del virus, e nel coordinamento internazionale per combatterlo, debba far capire ai paesi che hanno bisogno di cambiare rotta. Hanno bisogno di agire insieme in relazione alla minaccia climatica che è una minaccia molto più grande della pandemia in sé: è una minaccia esistenziale per il nostro pianeta e per le nostre vite”.

Il capo delle Nazioni Unite ha detto che “l’inquinamento e non le persone” dovrebbe essere tassato e ha chiesto alle nazioni di porre fine ai sussidi ai combustibili fossili, lanciare massicci investimenti nelle energie rinnovabili e impegnarsi per la “neutralità del carbonio” entro il 2050. I suoi commenti tutt’altro che teneri arrivano in un momento in cui lo storico accordo di Parigi entrerà in vigore, nel tentativo di limitare l’aumento della temperatura a “ben al di sotto” di 2° C sopra i livelli preindustriali.

L’accordo era già sul filo del rasoio prima della pandemia, con dubbi sugli impegni da parte delle principali nazioni inquinanti. Il covid-19, però, ha ulteriormente intaccato le speranze che la pressione diplomatica potrebbe spingere le nazioni più restie ad annunciare audaci piani d’azione per il clima, soprattutto perché i vertici più importanti, come la COP26, sono stati rinviati.

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“Non siamo mai stati così fragili, non abbiamo mai avuto bisogno di tanta umiltà, unità e solidarietà come adesso”, ha detto Antonio Guterres. Di fronte a Giappone, India e Cina che perseverano nella loro dipendenza dal carbone, il capo delle Nazioni Unite ha affermato di sperare che l’UE mantenga i suoi impegni climatici, dopo aver annunciato il piano di stimolo da 750 miliardi di euro che mira in parte a raggiungere gli obiettivi di neutralità del carbonio.

“Non voglio tornare a un mondo in cui la biodiversità è messa in discussione, a un mondo in cui i combustibili fossili ricevono più sussidi rispetto alle rinnovabili, o in un mondo le disuguaglianze creano società con sempre meno coesione e sempre più instabilità, rabbia, frustrazione, ha concluso Guterres.