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Il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre in Italia: +1,15°C (+3,5°C da fine ‘800)

L’anno più caldo di sempre in Italia: il 2022 segna +1,15°C
L’anomalia termica del 2022 per le temperature medie (sx) e massime (dx) in Italia. Crediti: Isac-Cnr (Michele Brunetti)

Con circa +3,5°C sul periodo pre-industriale, il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre in Italia

(Rinnovabili.it) – La traiettoria era quella giusta già dall’estate, adesso è ufficiale: il 2022 è l’anno più caldo di sempre in Italia. Il più caldo da 223 anni cioè dal 1800, quando iniziano le serie storiche per il Belpaese. Il nuovo record di riscaldamento globale arriva in un anno segnato da La Niña e dal suo effetto ‘rinfrescante’ sul clima del Pianeta. E dimostra che l’Italia -come gran parte del Mediterraneo- si trova in prima linea di fronte alla crisi climatica: la penisola si riscalda più rapidamente di altre parti del globo.

L’anno più caldo di sempre in Italia: oltre 3,5°C più dell’era pre-industriale

Grazie a un dicembre straordinariamente caldo, il 2022 si è chiuso con il nuovo record assoluto di caldo per lo Stivale. I dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr), elaborati da Michele Brunetti, fissano il primato di caldo in Italia a +1,15°C rispetto alla media del periodo 1991-2020.

Un dato che è bene guardare anche da un’altra prospettiva per comprenderne le implicazioni. Il grafico qui sotto, elaborato dall’Isac, mostra la variazione di temperatura in Italia dal 1800 a oggi rispetto al 1991-2020. Se si prende come riferimento il periodo 1850-1900 -quello che lo Special Report dell’Ipcc sull’impatto di 1,5°C pubblicato nel 2018 assume come standard per il periodo pre-industriale- l’anomalia climatica italiana negli ultimi anni è superiore ai 2,5°C.

crediti: Isac-Cnr

L’altro elemento cruciale da considerare è l’impennata della curva. A fine ‘800, la temperatura media italiana si aggirava poco sopra gli 11°C. La media per il periodo 1991-2020 è fissato dall’Ispra a 13,8°C. E l’aumento più corposo è avvenuto tutto negli ultimi 50 anni: prima l’anomalia cresceva di 0,1°C al decennio, oggi di 0,4°C.

Se poi guardiamo il dato del 2022, si vede chiaramente quanto svetti rispetto ai precedenti. La media delle temperature, quest’anno, ha raggiunto quota 14,95°C. Un singolo anno non descrive una tendenza e va quindi preso per quello che è, ma i 12 mesi che abbiamo appena vissuto sono stati più o meno 3,5°C più caldi rispetto al periodo pre-industriale in Italia.

2022 bollente soprattutto al Nord

Il dettaglio delle temperature per macro-regioni italiane restituisce l’immagine di un 2022 orribile per il Nord, e in particolare il Nord-Ovest. È qui, tra Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria che si registra l’anomalia termica più pronunciata: oltre 1,7°C di scostamento rispetto alla media degli ultimi 30 anni. È una situazione che si è trascinata per gran parte dell’anno, frutto di un 2022 che è stato costantemente o quasi eccezionale per queste aree. In generale, per il Nord, la variazione dalla media storica è di +1,37°C. Il Centro (più la Sardegna) si ferma a 1,13°C mentre il Sud a 1°C.

L’anno più caldo di sempre in Italia ha fatto registrare anche valori da record nelle temperature massime. E non solo al Nord. Qui, nell’elaborazione dell’Isac-Cnr, la mappa del Belpaese si colora di nero (>+1,7°C) anche in alta Toscana, gran parte del Lazio e quasi tutta la Sardegna. L’anomalia delle massime a livello nazionale è arrivata a +1,39°C. Ancora una volta guida la classifica il Nord con +1,64°C, quindi il Centro con +1,57°C e il Sud con +1,22°C.

Per quanto riguarda le minime, invece, il 2022 è stato il secondo anno più caldo con uno scostamento dalla media di riferimento di 0,9°C. Minime molto alte si registrano in particolare nel basso Piemonte, nella Liguria di Ponente e nel sud della Sicilia, tutte zone con almeno 1,7°C sopra media.

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