L’alluvione in Nord Europa del 12-15 luglio ha devastato intere regioni della Germania e del Belgio
(Rinnovabili.it) – La tempesta che ha devastato soprattutto Germania e Belgio a metà luglio ha causato 230 morti e più di dieci miliardi di danni, mentre la furia delle acque ha spazzato via interi quartieri di alcune città del Nord Reno – Vestfalia. Un evento estremo che – senza più alcun dubbio – è stato amplificato dalla crisi climatica. Gli scienziati del World Weather Attribution ne sono certi: dietro la forza devastante dell’alluvione in Nord Europa c’è il cambiamento climatico.
Il climate change ha aumentato del 20% la probabilità che si verifichi un evento del genere in Europa, scrivono gli scienziati in uno studio molto dettagliato in cui comparano i dati dell’alluvione in Nord Europa a livello locale e regionale con le serie storiche e altri parametri. Anche l’intensità delle piogge è spinta al rialzo dall’aumento globale delle temperature. Secondo le stime del World Weather Attribution, a seconda dell’area considerata, gli eventi meteorologici del 12-15 luglio scorso sono stati dal 3 al 19% più intensi rispetto a quanto ci si attenderebbe in un mondo 1,2°C più freddo di quello di oggi. Con il livello attuale di riscaldamento globale, un’alluvione simile nella regione compresa tra le Alpi e l’Olanda dovrebbe avvenire una volta ogni 400 anni, concludono gli scienziati. Ma avvertono che questo dato cambierà in fretta, diventando più frequente.
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Gli autori sottolineano che la scienza dell’attribuzione, cioè quella branca che si occupa di stabilire quanto e come il cambiamento climatico influenza un dato evento, ha ancora poca precisione a scala locale. Qui, spiegano, “il rilevamento delle tendenze estreme delle precipitazioni è ostacolato dalla variabilità”. Le cose cambiano quando, come nel caso dell’alluvione in Nord Europa, si può allargare l’area di indagine. “Quando si considerano tali eventi che si verificano nella più ampia regione dell’Europa occidentale, sono evidenti tendenze significative attribuibili ai cambiamenti climatici indotti dall’uomo anche se non è possibile prevedere dove si verificano esattamente questi eventi”.
Nel complesso, concludono, considerando tutte le prove e i dati disponibili, si ha “un’elevata fiducia che il cambiamento climatico indotto dall’uomo ha aumentato la probabilità e l’intensità di un tale evento e che questi cambiamenti continueranno in un rapido riscaldamento clima”.
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