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Alluvione in Cina, in poche ore la pioggia di un anno intero

Alluvione in Cina: la provincia dello Henan in ginocchio
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

L’alluvione in Cina ha già provocato 33 morti e centinaia di migliaia di sfollati

(Rinnovabili.it) – Dopo l’Europa centrale, anche la Cina finisce sott’acqua. Un’alluvione che i meteorologi hanno definito epocale ha colpito la provincia dell’Henan, nella parte centro-orientale del paese. Mentre i soccorsi vanno avanti l’alluvione in Cina conta già 33 morti e centinaia di migliaia di sfollati. I danni economici dell’evento climatico estremo, stimavano nella mattina di oggi le autorità dello Henan, ammontano ad almeno 190 mln di dollari.

La situazione nello Henan

Dallo scorso fine settimana, sullo Henan si sono abbattute piogge abbondantissime e incessanti. Il servizio meteo della provincia ha parlato di livelli di precipitazioni come se ne vedono “una volta ogni 1000 anni”. A Zhengzhou, capitale regionale con 12 milioni di abitanti, sono caduti 617,1 mm di pioggia tra sabato scorso e martedì. Piogge eccezionali: in 4 giorni è venuto giù quasi l’equivalente delle precipitazioni annuali medie dell’area (640 mm). La metro è stata completamente invasa dall’acqua causando la morte di almeno 12 persone.

Più a nord, ad Anyang, sono caduti almeno 600 mm. A Xinxiang, quasi 6 milioni di abitanti le piogge hanno toccato gli 812 mm in pochi giorni, facendo esondare alcuni bacini artificiali. Con il risultato di sommergere 55mila ettari di campi coltivati e costringere quasi mezzo milione di persone ad abbandonare le loro case. Per gestire questa situazione le autorità hanno messo in campo una forza di ricerca e soccorso di 76mila persone.

Le cause dell’alluvione in Cina

Secondo il capo del Centro meteorologico nazionale della Cina, Chen Tao, le cause dirette dell’alluvione in Cina sono la topografia dell’Henan e l’arrivo del tifone In-fa, che si sta avvicinando alla costa cinese e ha sospinto umidità e vapore acqueo verso l’interno del paese. Il tutto è stato blindato da alcuni sistemi di alta pressione.

Anche le aree urbane costruite con un deflusso dell’acqua inadeguato e il proliferare di grandi dighe che hanno modificato lo scarico naturale del bacino del Fiume Giallo potrebbero aver contribuito al disastro, affermano alcuni scienziati dell’università di Singapore.

Alla base dell’aumento di frequenza dei tifoni – nell’Atlantico come nel Pacifico – e di eventi climatici estremi come le piogge di questi giorni sulla Cina c’è l’impatto del cambiamento climatico. Secondo uno studio pubblicato il 30 giugno su Geophysical Research Letters, entro il 2100 questi eventi potrebbero diventare 14 volte più frequenti a causa del riscaldamento globale. L’atmosfera infatti si riscalda con i cambiamenti climatici e trattiene anche più umidità, il che significa che la quantità di pioggia che può cadere è maggiore.

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