(Rinnovabili.it) – Salperà il 19 maggio da Lorient in Bretagna per tornare un’ultima volta nell’Artico: si tratta di Tara, la famosa goletta francese che solca i mari per studiare gli effetti del global warming sui microrganismi marini. Circumnavigando l’Oceano Artico, Tara completerà l’obiettivo della sua missione iniziata nel 2009: raccogliere plancton in tutti gli oceani del mondo.
L’ultima esplorazione artica della durata di sette mesi si concentrerà, dunque, sullo studio di virus, batteri, protozoi e metazoi che verranno esaminati nel loro habitat per comprendere il modo in cui tali microrganismi reagiranno agli effetti dei cambiamenti climatici.
“Si tratta di un’operazione vitale ed urgente”, ha affermato Chris Bowler, responsabile della ricerca presso il National Centre for Scientific Research francese. “L’Artico è una delle regioni al mondo più produttive di plancton, per cui è di vitale importanza arrivare prima che gli esseri umani inizino ad interferire”.
Una questione che esige delle risposte celeri, se si pensa che secondo l’oceanografo e fisico Jean-Claude Gascard i banchi di ghiaccio hanno perso tre quarti del loro volume in appena 20 anni. Ed il plancton si sviluppa proprio intorno ai bordi dei banchi, sotto la superficie di ghiaccio.
Altre questioni importanti saranno esaminate durante la spedizione: in particolare la valutazione dei livelli di mercurio nell’atmosfera e nel mare e la concentrazione di particelle di plastica. L’obiettivo è quello di effettuare un nuovo rilevamento di tali inquinanti, per valutare correttamente il loro impatto sulla regione artica.