Ieri la Basilica di San Pietro si è trasformata in un maxischermo con la proiezione delle immagini di grandi cineasti e fotografi sui cambiamenti climatici
(Rinnovabili.it) – Uno spettacolo di luci e di immagini evocative della natura minacciata dai cambiamenti climatici ha animato ieri sera la facciata e la Cupola di San Pietro. Nella giornata di avvio del Giubilo della Misericordia, che da ieri mattina è iniziato ufficialmente con l’apertura della Porta Santa della Basilica Vaticana, la Santa Sede non ha mancato di sottolineare l’importanza della cura dell’ambiente come “casa comune”.
L’iniziativa “Fiat lux: Illuminating Our Common Home” è stata realizzata con la proiezione su San Pietro di immagini scattate da grandi fotografi e cineasti ispirate al Creato e alla Terra, che vive oggi i rischi del riscaldamento globale. L’evento è stato organizzato da Connect4climate, la comunità globale lanciata, tra gli altri, dalla World Bank e dal Ministero dell’Ambiente. Tra i grandi professionisti che hanno firmato le opere proiettate: Sebastiao Salgado (“Genesi”, curato da Contrasto), Joel Sartore (National Geographic Photo Ark), Yann Arthus Bertrand (Human), David Doubilet, Ron Fricke e Mark Magidson (Samsara), Howard Hall, Shawn Heinrichs, Greg Huglin, Chris Jordan, Steve McCurry, Paul Nicklen e Louie Schwartzberg.
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Il Ministro, Gian Luca Galletti, per l’occasione ha dichiarato: «Il Giubileo della Misericordia è un evento storico per l’umanità, che lega il suo messaggio di libertà e di speranza a quello della Cop 21 in corso a Parigi, alla ricerca di un obiettivo comune: operare per un mondo più equo e più giusto, per noi e le future generazioni. Papa Francesco ci ricorda sempre, a partire dalla sua Enciclica ‘Laudato Si’, che il rispetto dell’ambiente è il presupposto per affermare i diritti universali e difendere la dignità dell’uomo. C’è dunque una missione etica di straordinaria grandezza che, pur su differenti piani, unisce Parigi e Roma, Roma e il mondo».
E proprio il Papa ha dichiarato, appena concluso l’Angelus di domenica, di seguire «con interesse i lavori della Conferenza sul clima di Parigi. Per il bene della casa comune, di tutti noi, a Parigi ogni sforzo dovrebbe essere rivolto a ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici, a contrastare la povertà e far fiorire la dignità umana. Le due scelte vanno insieme».