L’ombra di una nuova Grande Alluvione e questo ciclo idrologico sfidano l’esistente sistema di stoccaggio dell’acqua, il trasporto e le infrastrutture di controllo per le alluvioni
(Rinnovabili.it) – La California sempre più soggetta al rischio di una nuova Grande Alluvione. La causa sarebbe il clima particolarmente instabile che ha caratterizzato il Paese nel corso di questo secolo, quindi il passaggio repentino dalla siccità alla pioggia. Proprio per questo il rischio che si ripeta la devastante alluvione del 1862 (nota come “Great Flood”) sarebbe aumentato. Lo dice uno studio pubblicato su Nature Climate Change della University of California di Los Angeles. Una situazione in continua evoluzione ed alimentata dal cambiamento climatico che, guidato dalle emissioni di gas serra, potrebbe portare in modo ancora più netto il passaggio tra le estati calde e secche e gli inverni umidi in California. “La naturale variabilità delle precipitazioni in questa regione è già grande, i futuri cambiamenti che si prevedono nel futuro aumentano l’esistente oscillazione tra anni secchi e umidi” sostiene uno degli autori dello studio, Daniel Swain della University of California. Si prevede “un aumento dal 25 per cento al 100 per cento in eventi di questo tipo che segnano il passaggio dal secco all’umido”, si legge nello studio.
La California ha vissuto avuto il suo momento peggiore di siccità mai registrata nella storia nel periodo dal 2010 al 2016, seguita da forti piogge e inondazioni che sono culminate lo scorso anno con l’ordine di evacuazione per quasi 20omila abitanti vicino la Diga di Oroville. Lo studio ha sottolineato come siano proprio i grandi centri urbani, tra cui San Francisco e Los Angeles, quelli più esposti a singolari temporali entro il 2060, simili a quelle che negli anni 1861-62 hanno portato alla “Grande Alluvione”. La zona non è nuova a questo tipo di fenomeni. Basta ricordare le forti piogge che hanno inondato Sacramento e le valli di San Joaquin, causando l’allagamento di una superficie di 300 miglia (500 km) di lunghezza e 20 metri di larghezza, estirpando ponti, inondando miniere e aziende agricole. Un simile fenomeno “potrebbe probabilmente portare a notevoli perdite di vite umane e danni economici che si avvicina un trilione di dollari”, ha rilevato lo studio. Secondo lo studio tra le azioni che fanno parte della pianificazione per contrastare fenomeni climatici avversi e che lo Stato dovrebbe adottare, c’è l’espansione dell’utilizzo delle pianure alluvionali che possono essere inondate proprio con lo scopo di assorbire le piogge, come il Yolo Bypass che protegge la città di Sacramento.