(Rinnovabili.it) – Regole più severe per il trasporto del carburante potrebbero portare a benefici ambientali. E’ questo quanto sperato dall’Air Resources Board della California che ha votato l’inasprimento del Low Carbon Fuel Standard per ottenere una consistente riduzione delle emissioni del comparto carburanti, ma le compagnie petrolifere già annunciano che le nuove regole appaiono inattuabili.
A causa delle nuove normative le raffinerie verranno scoraggiate dal produrre greggio lavorando le sabbie di catrame e dal portare avanti altri meccanismi produttivi altamente inquinanti, spinti dai cambiamenti imposti al trasporto dei carburanti approvati dal watchdog californiano che regolamenta e monitora l’inquinamento dello stato.
Il California Air Resources Board ha approvato alcune modifiche allo Standard Low Carbon Fuel in modo da ridurre le emissioni di gas serra di 15 milioni di tonnellate metriche entro il 2020. Con le nuove regole il greggio pesante verrà differenziato dai greggi più leggeri che generalmente hanno una intensità minore di carbonio. Al tempo stesso la nuova regolamentazione cercherà di incentivare l’innovazione concedendo crediti in caso di azioni virtuose volte a ridurre le emissioni inquinanti.
Per combattere l’inquinamento legato al settore trasporti e carburanti le nuove regole serviranno anche ad incoraggiare i consumatori e le aziende ad istallare punti di ricarica per veicoli elettrici offrendo crediti di carbonio rivendibili a seconda dell’energia prodotta da FER utilizzata. Tutte queste iniziativa, ha dichiarato il presidente dell’ Air Resources Board Mary D. Nichols, sono state messe in atto per ridurre la pressione ambientale del settore trasporti anche attraverso il monitoraggio delle emissioni.
“Il Low Carbon Fuel Standard è una parte essenziale del programma della California per allontanarsi dai combustibili inquinanti e verso un futuro di energia pulita”, ha detto il presidente. “Questi cambiamenti snelliscono il programma. Assicurano che si possa tenere conto di ogni grammo di carbonio rilasciato durante l’estrazione e il trasporto dei combustibili fossili non raffinati, non importa da dove vengano”.
Tuttavia, le raffinerie di petrolio si sono dette interessate ai piani tacciandoli però di non attuabilità. La Western Stati Petroleum Association, che rappresenta i colossi petroliferi come BP, Shell e ExxonMobil, ha detto di non essere contraria alle modifiche, bensì preoccupata che i nuovi standard possano portare ad un aumento dei prezzi del carburante.