Lo ha dichiarato la Nasa: il buco dell'ozono si è ristretto sull'Antartide passando in dieci giorni da 24 a 20 milioni di chilometri di superficie
(Rinnovabili.it) – Retrocedono le dimensioni dello strato di ozono che sovrasta l’Antartide. Il buco dell’ozono sopra l’Antartide ha raggiunto il suo massimo annuale il 16 settembre, quando la sua superficie ha raggiunto, secondo i dati della NASA, i 24 milioni di chilometri quadrati. Come riportato dalla World Meteorological Organization, la dimensione del buco è superiore a quello del 2002 e il 2010, ma inferiore a 2011.
Il bollettino del WMO ha però confermato che negli ultimi 10 giorni di settembre la superficie dell’apertura dello strato di ozono si è ridotta a 20,9 milioni di km quadrati. Inoltre l’Istituto ha potuto confermare che all’aumento della temperatura nell’emisfero sud, che si registra alla fine dell’inverno, corrisponde uno stop del tasso di riduzione della dimensione dello strato di ozono.
Ottenute grazie al posizionamento di palloni sonda, le informazioni vengono poi elaborate dai programmi del WMO che si occupano di gestire la rete di stazioni scientifiche preposte alle indagine climatiche posizionate in alcuni dei territori tra i più inospitali del pianeta, dove sono stati riscontrati chiari segnali della riduzione dello strato di ozono.
Per dare un’immagine più chiara della situazione i ricercatori hanno dichiarato che il 17 settembre scorso l’ampiezza del buco dello strato di ozono di estendeva fino alla punta meridionale del Sud America. interessando aree disabitate come Ushuaia e Río Gallegos dove sono state effettuate rilevazioni relative allo strato di ozono nella stratosfera.
In particolare, questi episodi si verificano raramente tra settembre e novembre. A novembre, in particolare, corrispondono al momento in cui il sole è nella posizione più alta nel cielo e non vi è un aumento significativo dell’intensità della radiazione ultravioletta solare che raggiunge la superficie terrestre.