Quattro nuovi gas antropici sono stati scoperti nell'atmosfera superiore e sembrano star rallentando il recupero del buco dell'ozono
Secondo i calcoli, l’emissione totale dei quattro gas in atmosfera prima del 2012 avrebbe superato le 74mila tonnellate, una piccola quantità se confrontata a quella di tutti i clorofluorocarburi rilasciati nel tempo ma non indifferente. Il problema numero uno, inoltre, è che ancora non si conoscono per certo le fonti di questi quattro climalteranti. Nonostante infatti nel 2010, i CFC siano stati messi al bando, esistono ancora oggi diverse lacune nel Protocollo di Montreal che permettono, nella pratica, di impiegare tracce di queste sostanze chimiche nella produzione di alcuni prodotti, tra cui alcuni tipi di insetticidi e solventi utilizzati per la pulizia delle attrezzature elettroniche. I ricercatori hanno calcolato che tali lacune – precedentemente ritenute insignificanti – abbiano effettivamente permesso a più di 74.000 tonnellate di gas d’essere rilasciato nell’atmosfera e rallentare di conseguenza la ripresa del buco dell’ozono. Non una vera e propria minaccia quindi ma pur sempre un ostacolo al risanamento dell’atmosfera planetaria. Le quantità sono infatti meno dell’1% di quelle emesse prima del protocollo di Montreal ma, spiegano gli autori, “sono chiaramente in contrasto con le intenzioni dietro il Protocollo di Montreal, e sollevano interrogativi circa le fonti di questi gas”.