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I BRICS creano un altro fondo per il clima

I BRICS creano un altro fondo per il clima

 

(Rinnovabili.it) – I BRICS puntano a mettere in piedi il loro fondo per il clima. Il raggruppamento di Paesi emergenti, che comprende Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, sta discutendo della creazione di un fondo verde sotto l’egida della New Development Bank. Sarebbe uno strumento alternativo al Green Climate Fund, nato in seno alle Nazioni Unite e fino ad oggi unico raccoglitore degli impegni economici dei Paesi sviluppati nei confronti di quelli invia di sviluppo. Il fondo dei BRICS servirà a intraprendere progetti verdi e finanziare tecnologie per lo sviluppo sostenibile.

Il discorso entrerà nel vivo  durante i colloqui dei ministri dell’ambiente previsti nella cornice del meeting dei BRICS ad aprile in Russia. Si discuterà di green economy e di come affrontare le sfide del cambiamento climatico.

 

«Per la riunione dei ministri dell’Ambiente dei Paesi BRICS, abbiamo scelto appositamente il tema dello sviluppo della green economy – ha dichiarato il ministro russo dell’Ambiente e delle risorse naturali – Parleremo della risoluzione dei problemi ambientali in relazione alla competitività delle imprese nel contesto della green economy».

La Nuova Banca di Sviluppo, nata a luglio 2014 durante l’ultimo incontro dei BRICS a Fortaleza (Brasile), ha sede in Cina e ha un patrimonio di 100 miliardi dollari. Sostanzialmente è diventata il competitor del Fondo monetario internazionale (FMI).

In parte a causa dell’inoperosità dei Paesi sviluppati, in parte per giochi geopolitici e rapporti di forza, i BRICS hanno deciso di fare da soli per quanto riguarda gli investimenti in green economy.

 

Il ministro russo Donskoi, in visita in India, ha detto che la riunione di aprile a Mosca porterà al rilascio di un documento che identifichi i progetti futuri e il piano di azione per la loro attuazione.

Poi, in una dichiarazione sul prossimo vertice di Parigi, il ministro russo ha detto che il Paese sottolineerà la necessità di firmare un accordo che preveda impegni differenziati per i diversi Paesi, così che ciascuno paghi per quanto ha inquinato.

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