(Rinnovabili.it) – Se la Brexit va in porto, il Regno Unito rischia di tornare “il cattivo d’Europa”, con spiagge sudice, inquinamento dell’aria e deboli leggi per la conservazione della natura. Ne è convinto il direttivo di E4E (Environmentalist for Europe), un nuovo gruppo che comprende ex ministri, un ex commissario europeo e un ex capo dell’Agenzia per l’ambiente. Il team lavorerà con le associazioni ambientaliste per convincere la popolazione britannica che la scelta di uscire dall’Unione europea tramite il referendum (che si terrà probabilmente intorno al 23 giugno) potrebbe avere effetti negativi sull’ambiente.
Sarebbe un passo indietro nella protezione dell’ecosistema, sostiene E4E, e nella prevenzione dell’inquinamento.
«L’Unione europea ha messo in atto un serio percorso di miglioramento ambientale – ha detto la deputata verde Caroline Lucas, ex europarlamentare e membro del gruppo che formatosi ieri – È stata una decisione politica dell’Ue, nel 1990, di limitare le emissioni di gas serra entro il 2000, che ha costituito la pietra angolare della Convenzione sul clima delle Nazioni Unite del 1992. I Britannici devono ringraziare l’Unione per l’alto livello di protezione ambientale. Sono le norme europee in materia di inquinamento dell’aria che stanno costringendo il governo a ripulire le sue politiche, mentre le principali norme comunitarie in materia di fiumi sani, spiagge pulite e conservazione della fauna selvatica hanno avuto un effetto molto positivo».
La Gran Bretagna è stata soprannominata “dirty man of Europe” dopo aver aderito alla Comunità europea nel 1973, perché è stato l’unico Paese dell’Europa occidentale incapace di controllare l’inquinamento di automobili, centrali elettriche e settore agricolo. Non solo: ha cercato in tutti i modi di minare controlli europei sui pesticidi, ha eluso normativa sui nitrati e le direttive sulle acque di balneazione. La pressione legale e la minaccia di multe illimitate ha costretto il Regno Unito a giocare più pulito, ma ancora oggi il Paese viola le leggi sull’inquinamento atmosferico e la qualità dell’acqua.