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Brasile, nuovi guai per Vale SA: sospese le attività di un altro sito minerario a rischio crollo

vale sa brasileDopo il crollo della diga di Brumadinho, negli ultimi 2 mesi, Vale SA ha sospeso le attività di 13 miniere in Brasile

 

(Rinnovabili.it) – Nuovo stop per Vale SA: l’azienda mineraria brasiliana ha annunciato la chiusura del sito d’estrazione di Alegria, nello stato Minas Gerais, dopo il fallimento dello stress test per verificare la stabilità della struttura.

Secondo quanto riportato dalla società, i risultati del test sono stati “inconcludenti”, di qui la scelta di sospendere le attività minerarie per effettuare valutazioni più approfondite. L’azienda stima in 10 milioni di tonnellate annue di minerali ferrosi, la probabile perdita di produttività causata dallo stop del sito.

 

Si tratta dell’ennesimo contraccolpo per la più grande azienda d’estrazione mineraria al mondo dopo il crollo della diga di Brumadinho, lo scorso 25 gennaio, costato la vita a oltre 300 persone: già a febbraio, Vale SA aveva fermato 10 siti a rischio, mentre l’autorità federale dello Stato del Minas Gerais aveva prospettato valori di rischio eccessivi in circa 4 mila siti di proprietà dell’azienda.

 

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A inizio marzo, il Ceo della società, Fabio Schvartsman, insieme ad altri alti dirigenti di Vale SA, aveva annunciato le proprie dimissioni, seppur in via temporanea, lasciando l’incarico di guidare il colosso minerario al poliedrico Eduardo Bartolomeo che, nei 7 anni di lavoro per l’azienda, ha già ricoperto i ruoli di direttore esecutivo marketing a capo delle attività di estrazione di carbone e produzione di fertilizzanti, oltre a partecipare alle commissioni rischio e finanza per la sua compagnia.

 

Di pochi giorni fa, l’annuncio della sospensione dell’attività di sversamento dei residui da estrazione in due dighe a coda costruite a ridosso dei siti minerari di Minervino e Cordao Nova Vista, anche in questo caso per rischi legati alla stabilità strutturale. La scorsa settimana, invece, l’autorità portuale di Rio di Janeiro aveva chiuso al traffico commerciale parte del Guaiba Island Terminal, il principale molo di carico/scarico utilizzato da Vale SA causando una forte contrazione nelle spedizioni di materie prime ferrose dal Brasile.

 

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