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Il Brasile raddoppia le emissioni di carbonio tentando di tagliarle

L’industria siderurgia colta con le mani nel sacco. Voleva tagliare le emissioni di carbonio puntando sulla deforestazione, ma le ha raddoppiate

Il Brasile raddoppia le emissioni di carbonio tentando di tagliarle

 

(Rinnovabili.it) – Volevano ridurre le emissioni di carbonio, ma non ci sono riusciti. Anzi, le hanno raddoppiate. Non c’è spiegazione logica per l’assurdo piano di taglio della CO2 dell’industria siderurgica del Brasile, che secondo una ricerca condotta dalla University of Vermont e pubblicata sulla rivista Nature Climate Change, è fallito completamente.

La nazione, fra i più grandi produttori di acciaio al mondo, aveva promesso di intraprendere un percorso virtuoso per abbassare la propria impronta di carbonio. In meno di un decennio, hanno scoperto i ricercatori, le emissioni di CO2 sono invece salite vertiginosamente. Ma come è stato possibile? I produttori di acciaio brasiliani hanno abbandonato, è vero, il carbone come fonte energetica. Ma solo per spostarsi sul carbone di legna, ottenuto tramite la deforestazione. Così, il livello del biossido di carbonio è schizzato a 182 milioni di tonnellate nel 2007, rispetto ai 91 milioni di tonnellate del 200. L’aumento della domanda globale di acciaio ha una parte delle colpe, ma la principale responsabilità è l’utilizzo di piante provenienti da foreste vergini, dato che in Brasile non esistono piantagioni di alberi da foresta. Il carbone ottenuto da legna ricavata da foreste vergini non è carbon neutral, ed emette fino a nove volte più CO2 per tonnellata di acciaio rispetto al carbone “tradizionale”.

 

I risultati di questa scellerata decisione hanno ricadute che superano i confini brasiliani, dato che l’industria siderurgica mondiale genera circa il 7 per cento di tutte le emissioni di CO2 di origine antropica. Un aumento di queste proporzioni si fa sentire anche sul totale globale.

Il piano di taglio delle emissioni attraverso lo switch energetico del Brasile era legato al meccanismo di clean development promosso dall’Onu, che ha lo scopo di incentivare le nazioni in via di sviluppo ad adottare politiche più rispettose dell’ambiente.

Ma le strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici devono prendere in considerazione tutte le fonti di emissioni di carbonio di un settore, non solo concentrarsi sulla riduzione dell’uso del carbone. Altrimenti si finisce per peggiorare le cose, come hanno rivelato i ricercatori.