(Rinnovabili.it) – Bolzano si conferma la capitale italiana dell’energia e dell’eco-efficienza. E’ ciò che emerge dall’esame delle politiche pubbliche del centro altoatesino. Il capoluogo bolzanino è infatti una delle poche città italiane che da anni si è posto l’obiettivo della riduzione drastica delle emissioni dei gas serra.
Gli amministratori e i tecnici del comune di Bolzano – che ha istituito un apposito ufficio CO2 – hanno varato una serie di azioni concrete contro i gas climalteranti. Sono partiti infatti con uno studio nel 2010, che quantificava le emissioni in città (sulla base di dati del 2007) e che stimava in 9,7 milioni di tonnellate per abitante le quote di CO2 emesse ogni anno, per arrivare a fissare l’obiettivo di ridurre drasticamente, entro il 2030, ben 8 milioni di tonnellate all’anno per abitante: l’80 per cento in meno.
Un obiettivo ancora più ambizioso di quelli europei.
Interessante è cogliere le fonti delle emissioni e il loro calo stimato dal Piano: nel 2010 le emissioni di energia elettrica erano pari a 3,6 tonnellate per abitante all’anno, nel 2030 dovranno essere solo lo 0,4; quelle delle emissioni dovute alla mobilità erano 3 saranno 0,8; quelle da energia termica da 3,1 caleranno a 0,8.
Insomma, in poco più di 15 anni, la riduzione dei consumi sarà del 54%, quella delle emissioni del 79%.
Il motore del cambiamento non è stata la sensibilità ambientale degli amministratori e dei cittadini bolzanini, bensì, come spesso accade, i soldi o meglio i risparmi.
Fatti due conti, il comune ha quantificato il risparmio di 160 milioni di euro l’anno se avesse messo in campo una strategia complessiva di risparmio, ed efficientamento energetico e di ricorso massiccio alle energie rinnovabili. Una cifra, per un comune di poco più di 100 mila abitanti, enorme, risparmiata e da reimpiegare in altri settori dell’amministrazione cittadina. Un’occasione da non perdere, che il comune non ha perso e che ha invece perseguito dotandosi di piani, programmi e azioni concrete.
Progetti europei e buone pratiche
Bolzano nel 2010 ha aderito al Patto dei Sindaci, poi si è dotato di un Piano d’azione per l’energia sostenibile e di un Ufficio comunale dedicato, contribuito al varo e all’attuazione di una legge provinciale che istituiva il bonus volumetrico (fino alla fine del 2019, il 20% di cubatura in più per edifici riqualificati in classe energetica C di CasaClima).
E poi la partecipazione a importanti progetti europei come Epourban, grazie al quale sono state attivate dieci consulenze gratuite da parte di esperti di varie discipline a vantaggio di altrettanti condomìni, con lo scopo di individuare le modalità di risanamento energetico e di ridurre così i consumi. Nel 2014 stessa sorte toccherà ad altri dieci condomìni.
Sinfonia è, invece, un altro progetto europeo, che coinvolge Bolzano e diverse altre città di paesi europei, soprattutto dell’est Europa, e che si pone l’obiettivo di risanare, in classe energetica B o A, 451 alloggi di edilizia agevolata di proprietà del comune e dell’Istituto provinciale per l’edilizia sociale (l’obiettivo è diminuire il consumo da 150 a 35 kWh/mq), di dotare i complessi di fonti di energia rinnovabile e di installare nei quartieri l’illuminazione intelligente grazie agli smart point.
Infine, ultimo tassello della strategia di risparmio energetico, la realizzazione, entro il 2019, della rete di teleriscaldamento collegata al termovalorizzatore cittadino.
A far da corollario a questa serie di azioni virtuose, un’invidiabile rete di piste ciclabili (50 km, che nel 2020 diventeranno 65) e un modal split (lo scambio intermodale) in stile europeo: il 75% del totale degli spostamenti avviene a piedi, in bici o col trasporto collettivo. Solo un quarto insomma degli spostamenti avviene con il mezzo veicolare privato.
Sempre sul fronte della mobilità, è in programma la realizzazione e la messa in esercizio del metrobus, che collegherà Bolzano con Oltre Adige, con un mezzo ribassato, snodato, in corsia preferenziale che dovrà ridurre una buona fetta del traffico privato in entrata e uscita dalla città.
Quello che in altri comuni è ancora un obiettivo lontano, per Bolzano è realtà da tempo, come l’obbligo di dotare le nuove abitazioni di almeno il 35% di fonti rinnovabili per i fabbisogni energetici e il 50% per l’acqua calda sanitaria. E poi un software che consente di dimostrare l’idoneità dei tetti cittadini a ospitare pannelli fotovoltaici e solari. Norme che hanno portato a un incremento notevole del numero di impianti fotovoltaici e di potenza installata: nel 2006 era presente un solo impianto con 16,7 kW di potenza installata; alla fine del 2013 sono stati contati 155 impianti con 13.989 kW di potenza.