(Rinnovabili.it) – Turismo di qualità, pesca sostenibile e protezione ambientale: sono tre gli ingredienti della Marine Strategy chiesta da Goletta Verde per l’area marina protetta Secche di Tor Paterno. La storica imbarcazione di Legambiente è approdata nei giorni scorsi sul litorali laziali, facendo tappa alla Casa del Mare di Ostia, non troppo lontano da dove il Ministero dell’ambiente, nel 2000, ha individuato “l’Area Marina Protetta” in questione.
Le Secche di Tor Paterno sono costituite da una formazione rocciosa, coperta da organismi animali e vegetali che, scavando o costruendo le loro “tane” nel corso dei secoli, ne hanno modificato la forma. Si presentano come una vera e propria isola sul fondo del mare, in un ampio “deserto” di sabbia e fango, caratterizzate da una impressionante “produttività ecologica”. Un tesoro di biodiversità da tutelare come ricorda Maurizio Gubbiotti, commissario straordinario Ente Regionale RomaNatura: “A pochi passi dalla Capitale, riunisce elementi di pregio importanti: habitat di grande valore naturalistico, un patrimonio ittico diversificato, una tradizione culturale e gastronomica legata alla piccola pesca professionale”.
Ecco perché secondo Legambiente è necessario da subito dare attuazione ad una Marine Strategy che ristabilisca nella zona la sostenibilità di pesca, del turismo e dei trasporti. “È necessario un nuovo approccio nell’utilizzo del mare e delle coste, quel modello virtuoso che ci è imposto dall’Europa e per il quale la regione Lazio ha tutti i numeri e le idee e le infrastrutture per diventare un modello a livello nazionale, riconvertendo la sua economia in maniera blue e green”, dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio.
E nella stessa ottica si è mossa la Regione Lazio quando ha approvato nei mesi scorsi il progetto per Expo 2015 “Area Marina Protetta Secche di Tor Paterno. Saperi e sapori nel mare di Roma”, presentato da RomaNatura, ente gestore dell’area marina, situata a largo del litorale romano tra Ostia e Torvajanica. Il progetto intende promuovere la conoscenza dell’Area Marina Protetta e del Borghetto dei Pescatori, valorizzandone i diversi aspetti (ambiente, patrimonio ittico, patrimonio culturale e gastronomico), anche per giungere a una rivalutazione della piccola pesca professionale e del mercato ittico. Il progetto è incentrato sulla piccola pesca artigianale, attuata con attrezzature ecosostenibili, come le reti da posta, e i suoi prodotti d’eccellenza che comprendono sia specie pregiate sia specie considerate “povere”.