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Bloomberg dona 4,5 milioni di dollari per l’uscita degli Usa dagli accordi di Parigi

Spiega il miliardario USA: "Se il governo non ha intenzione di far fede ai propri impegni, tutti noi abbiamo una responsabilità in quanto americani"

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Foto di Politico

Oltre l’uscita dagli Accordi di Parigi, il Congresso Usa ridurrà di $4,5 milioni il finanziamento al segretariato delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico 

(Rinnovabili.it) – L’Ex sindaco di New York, Michael Bloomberg donerà 4,5 milioni di dollari alle Nazioni Unite per rimediare all’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, destinando il denaro al segretariato dell’United Nations framework convention on climate change (Unfccc). Gli Stati Uniti sono l’unico tra i 193 Paesi che avevano stipulato l’Accordo durante la conferenza sul clima di Parigi (COP21) del dicembre 2015, ad essere usciti dal patto sul clima, stracciando gli impegni per evitare cambiamenti climatici pericolosi limitando il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC. “L’America si è impegnata e se il governo non ha intenzione di far fede ai propri impegni, tutti noi abbiamo una responsabilità in quanto americani” ha detto alla CBS Michael Bloomberg. “Io sono in grado di farlo – ha aggiunto – Quindi ho intenzione di inviare loro un assegno per la somma di denaro che l’America aveva promesso all’Organizzazione, come se lo avesse attinto dal governo federale”. A marzo scorso, infatti, il Congresso statunitense ha annunciato che ridurrà di 4,5 milioni di dollari (da 7,5 milioni a 3 milioni) il finanziamento all’Unfccc per il 2018.

 

Come parte dell’accordo, gli Stati Uniti avevano promesso 3 miliardi di dollari per il Green Climate Fund, il fondo istituito dalle Nazioni Unite per aiutare i paesi ad affrontare gli effetti del riscaldamento globale. La somma promessa da Bloomberg, tuttavia, non ha lo scopo di coprire questa spesa ma il contributo americano che sarebbe spettato al segretariato delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico. Una notizia accolta a braccia aperte dalla comunità internazionale: il segretario generale dell’Onu, António Guterres, su Twitter ha detto di essere “molto riconoscente a Michael Bloomberg, non solo per il suo generoso sostegno all’Onu ma anche per la sua leadership mondiale sull’azione climatica”.

 

L’impegno del filantropo e milionario americano Michael Bloomberg in materia ambientale è noto. Dopo la decisione di Trump di abbandonare il patto per il clima, Bloomberg lanciò l’America’s Pledge, l’iniziativa per coordinare governi, sindaci e imprenditori in una serie di azioni volte al raggiungimento di target in linea con gli Accordi di Parigi. Inoltre Bloomberg Philanthropies, l’organizzazione benefica dell’ex sindaco di New York, aveva offerto 15 milioni di dollari per coprire un altro deficit relativo al cambiamento climatico dello scorso anno. La speranza per Bloomberg è che per il prossimo anno Trump riconsideri la sua posizione riguardo gli Accordi di Parigi: “E’ noto per cambiare opinione”, ha detto Bloomberg. “L’America è una grande parte della soluzione e dobbiamo impegnarci per aiutare il mondo a fermare un potenziale disastro”. In effetti a gennaio 2018 il Presidente Trump, durante un’intervista all’ITV, aveva detto che sarebbe stato felice di tornare nel patto sul clima, da cui aveva deciso di sottrarre il suo paese nel giugno 2017. “Potremmo, in teoria, tornare indietro”, aveva dichiarato, sostenendo di sentire in maniera “molto forte” i temi ambientali. Salvo poi Trump bollare come falso problema quello del global warming, decidendo di rimanere fermo nelle sue posizioni.