Grazie alla bioplastica Mater-Bi® di IV generazionele capsule del caffè monoporzione sono biodegradabili e compostabili e possono essere gettate direttamente nella frazione organica dell'indifferenziata
(Rinnovabili.it) – A volte i grandi classici vengono soppiantati dall’innovazione. E’ il caso della Moka, la classica caffettiera, che sta lentamente lasciando il campo ai dispositivi a cialde monoporzione. La conseguenza? Ci ritroviamo con un’enorme quantitativo di capsule e cialde da smaltire.
Sta cercando di risolvere il problema la Novamont, che con la sua bioplastica e con la presentazione ad Ecomondo del Mater-Bi® di IV generazione offre finalmente diverse soluzioni che, accontentando il consumatore, non minacciano di inquinamento l’ambiente. Grazie ai nuovi materiali a base vegetale, compostabili e biodegradabili, è possibile infatti smaltire i residui della preparazione del caffè gettandoli direttamente nella frazione organica della raccolta differenziata senza bisogno quindi di separare i fondi del caffè dal contenitore.
Il nuovo packaging permette quindi di consumare caffè porzionato senza il problema dello smaltimento dei rifiuti, garantendo che involucri e film di copertura siano compatibili con l’ambiente.
“Il successo strepitoso del caffè porzionato ha inevitabilmente generato un problema di gestione del fine vita dei contenitori usati per prepararlo. Con l’annuncio di oggi rendiamo disponibile una soluzione che risolve questo problema, completando l’innovazione di prodotto del caffè porzionato in direzione della sostenibilità ambientale”, ha commentato Alessandro Ferlito, Responsabile Commerciale di Novamont.