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La coltivazione di vaniglia agroforestale aumenta la biodiversità in Madagascar

Vaniglia agroforestale, come supportare la biodiversità?
via depositphotos.com

Dove conviene coltivare vaniglia agroforestale?

(Rinnovabili.it) – L’utilizzo dei terreni incolti per coltivare la vaniglia agroforestale aumenta la biodiversità delle aree interessate: questa la conclusione di uno studio pubblicato su Nature Communications che ha monitorato la perdita di biodiversità in Madagascar e le potenzialità del profumato fiore per il suo ripristino.

Negli ultimi 60 anni il Madagascar ha perso il 44% delle sue foreste secolari a causa della messa a coltura dei loro terreni con la vaniglia, che ne ha reso il Paese uno dei più grandi produttori al mondo, nonostante la pianta non sia in realtà una specie autoctona e debba essere impollinata a mano dagli agricoltori. Il prezzo elevato della vaniglia sul mercato mondiale ha portato importanti benefici al Paese, che ha una larga maggioranza di piccoli proprietari terrieri che hanno vissuto una crescita socioeconomica. Questo ha incentivato la coltivazione della pianta.

Coltivare vaniglia agroforestale migliore la biodiversità

Per potersi sviluppare e crescere la vaniglia ha bisogno della corteccia degli alberi: la sua produzione avviene mediante la piantumazione di nuovi esemplari o l’utilizzo di alberi già esistenti.

Lo studio ha effettuato una ricerca sul campo verificando le varie metodologie adottate e i vari tipi di terreno convertiti. I ricercatori hanno scandagliato le diverse specie analizzando alberi, piante, erbe, uccelli, rettili, insetti, anfibi, provenienti dalle foreste in Madagascar e hanno realizzato una serie di interviste conoscitive ai coltivatori di vaniglia agroforestale per indagare i loro metodi di coltivazione. I risultati raccolti hanno evidenziato come le agroforeste in cui è messa a coltura la vaniglia assicurano la sopravvivenza del 23% di specie e il 47% di specie endemiche in meno rispetto alle foreste secolari, e il 14% di specie endemiche in meno rispetto ai frammenti di foreste. Viceversa, la ricerca ha riscontrato che, quando le agroforeste per la coltivazione delle vaniglia vengono istituite sui maggesi, vi si trovavano il 12% in più di specie e il 38% di specie endemiche rispetto a quando i terreni restavano incolti.

Secondo i ricercatori queste scoperte dovrebbero indirizzare verso la coltivazione della vaniglia agroforestale come metodo per reintegrare la biodiversità degli ecosistemi degradati. I vantaggi prospettati sono ambientali ma anche sociali, perché la resa di queste aree garantirebbe la possibilità di sostentamento alle comunità di agricoltori in Madagascar, senza danneggiare le foreste naturali.

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