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Tutela della biodiversità: il mondo ha mancato tutti i target 2020

Tutela della biodiversità
Credits: Joel Sartore/National Geographic Photo Ark

Pubblicato il Global Biodiversity Outlook delle Nazioni Unite

(Rinnovabili.it) – La perdita di biodiversità e il degrado della natura stanno aiutando la diffusione di malattie devastanti per esseri umani e animali. La pandemia di coronavirus che ha segnato questo 2020 ne è una prova, le altre sono contenute nel nuovo Global Biodiversity Outlook. Il report, redatto dalla Convenzione sulla diversità biologica delle Nazioni Unite, torna nella sua quinta edizione per fornire un quadro puntuale della situazione. E per ricordare, ancora una volta, come la biodiversità sia uno strumento fondamentale per affrontare i cambiamenti climatici, per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine e soprattutto per prevenire ulteriori pandemie.

Lo studio di quest’anno è considerato particolarmente significativo, perché funge da “pagella finale” per gli Aichi Biodiversity Targets, una serie di 20 obiettivi stabiliti nel 2010, all’inizio del Decennio delle Nazioni Unite sulla biodiversità. La maggior parte di questi target dovevano essere entro la fine di quest’anno. Tuttavia, nessuno dei venti può considerarsi completato e solo sei si ritengono “parzialmente raggiunti”.

“Il tasso di perdita di biodiversità non ha precedenti nella storia umana e le pressioni si stanno intensificando”, spiega Elizabeth Mrema, Direttore esecutivo della Convenzione. “I sistemi viventi della Terra, nel loro insieme, sono stati compromessi. E più l’umanità sfrutta la natura in modi insostenibili e mina i suoi contributi, più ipoteca il nostro stesso benessere, la sicurezza e la prosperità”.

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Nonostante questo evidente fallimento sia motivo di preoccupazione, gli autori dell’Outlook si premurano di sottolineare che praticamente tutti i Paesi stanno ora adottando misure per proteggere la biodiversità. “Il tempo stringe, ma la pandemia ci ha anche mostrato che è possibile apportare cambiamenti trasformativi quando la situazione lo richiede“,continua Mrema. “Le decisioni e il livello di azione che fissiamo oggi avranno conseguenze importanti per tutte le specie, inclusa la nostra, nel bene e nel male”.

Nel rapporto sono contenute alcune raccomandazioni, o “transizioni”, che delineano un percorso per abbandonare il “business as usual” e invertire la perdita di biodiversità.

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