Rinnovabili • Tutela della biodiversità: la Germania lancia il Legacy Landscapes Fund

La tutela della biodiversità parla tedesco con il Legacy Landscapes Fund

Berlino vuole mobilitare 1 miliardo di dollari da donatori pubblici e privati e concentrarli là dove serve: 30 hotspot della biodiversità sparsi tra Asia, Africa e America Latina. I finanziamenti garantiranno periodi di attività di almeno 15 anni

Tutela della biodiversità: la Germania lancia il Legacy Landscapes Fund
Foto di Alp Cem da Pixabay

Integrerà altre iniziative per la tutela della biodiversità decise dalla Cop15 di Kunming

(Rinnovabili.it) – Fermare la perdita di diversità biologica in tre continenti. Mobilitando supporto finanziario di lungo termine, con 1 miliardo di dollari che assicurano la tutela della biodiversità per 15 anni in almeno 30 regioni chiave sparse su tre continenti. Sono i punti principali del piano preparato dalla Germania in vista della Cop15 di Kunming, in Cina. Il vertice si terrà il prossimo ottobre e la diplomazia internazionale lavora per siglare in quella sede una sorta di ‘accordo di Parigi sulla biodiversità’.

L’iniziativa tedesca prende la forma di un fondo – il Legacy Landscapes Fund – che punta sulla collaborazione tra donatori pubblici e privati per migliorare la tutela della biodiversità là dove ce n’è più bisogno. A differenza di analoghi fondi per interventi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, che coprono tutto il pianeta, quello ideato da Berlino si concentra su 30 hotspot della biodiversità in Africa, Asia e America Latina. Lo scopo non è far piovere denaro a pioggia, ma assicurare un finanziamento stabile, continuo e assicurato per almeno 15 anni alle attività di conservazione in quelle aree.

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Da capofila, la Germania ha dato il buon esempio stanziando, insieme ad alcuni donatori provati, una prima tranche da 100 milioni di dollari. Saranno impiegati in 7 progetti pilota distribuiti tra quattro paesi africani, Indonesia, Cambogia e Bolivia. Tra le attività che sosterranno, il pagamento degli stipendi dei guardiaparco, aiuti alle comunità locali, attività di sorveglianza e manutenzione delle infrastrutture di base.

“Speriamo di attirare altri governi ad aderire all’iniziativa”, spiega la direttrice del fondo Stefanie Lang dopo aver annunciato che la Francia dovrebbe contribuire a partire dal 2022. “Questo deve essere un movimento globale. Garantendo che i costi della protezione della natura siano coperti, il Legacy Landscapes Fund affronta una minaccia fondamentale per la sopravvivenza delle specie e dell’umanità”.

Il Legacy Landscapes Fund arriva in concomitanza con un rapporto dell’Unep, l’Agenzia dell’Onu per la protezione ambientale, che certifica le lacune della comunità internazionale sulla tutela della biodiversità. Anche se formalmente abbiamo raggiunto il target di aree protette (il 17% della superficie terrestre), con un aumento del 42% in 10 anni, la qualità della protezione e delle attività di conservazione della diversità biologica lascia ancora troppo a desiderare.

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