Il question time in Senato del ministro dell’Ambiente
(Rinnovabili.it) – Il nostro Paese ha superato l’obiettivo di rimboschimento della piantumazione 1,65 milioni di alberi nelle aree urbane ed extraurbane. A comunicarlo lo stesso Gilberto Pichetto Fratin; nel corso del question time di ieri al Senato, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha risposto alle domande poste dalla Senatrice 5 Stelle Elisa Pirro sugli interventi di riforestazione urbana, periurbana e extraurbana effettuati e previsti con i fondi PNRR.
Gli interventi di rimboschimento in corso
Il Ministro ha riportato la pubblicazione di un avviso pubblico per 14 Città metropolitane, lasciando agli enti locali margini di flessibilità affinché gli interventi di rimboschimento possano essere effettuati in base alle esigenze e alle specificità di ognuna delle aree individuate.
Pichetto ha inoltre riferito che lo scorso 23 dicembre il nostro paese ha raggiunto e ampiamente superato l’obiettivo di piantare 1,65 milioni di alberi nelle aree urbane ed extraurbane entro il 2022, grazie al finanziamento di 35 proposte progettuali.
Il nostro prossimo obiettivo, ha riferito il ministro, è la piantumazione di almeno 6,6 milioni di alberi entro il 2024, e per raggiungerlo è già stato predisposto un avviso per questa annualità e uno per la prossima. Anche in questo caso gli interventi di rimboschimento necessitano di essere concordati con gli enti locali, ragione per la quale è già previsto un incontro con le Città metropolitane nel corso del quale riportare feedback sull’attuazione del primo avviso. In realtà sono già previsti una serie di interventi correttivi per facilitare alle amministrazioni il compito di selezionare aree idonee agli interventi, soprattutto rispetto alle dimensioni minime della superficie delle singole aree in cui attuare i progetti e rispetto alla superficie complessivamente oggetto dell’intervento.
Il Ministro ha infine riferito rispetto alle compensazioni per gli agricoltori locatari dei terreni individuati per il rimboschimento, specificando che queste spese non potranno essere coperte dai fondi del PNRR e che è quindi urgente aprire il confronto con tutte le parti interessate per individuare delle soluzioni condivise.