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Le estinzioni a grappolo che minacciano i servizi ecosistemici

Uno studio dell’università del Colorado analizza il comportamento delle reti trofiche in 3 ecosistemi di paludi salate in California e Bassa California. Un’estinzione provoca effetti a catena che colpiscono anche i servizi non direttamente collegati alla specie scomparsa

Servizi ecosistemici: la minaccia delle estinzioni a cascata
Foto di JamesDeMers da Pixabay

Cosa succede ai servizi ecosistemici con una perdita di biodiversità anche minima?

(Rinnovabili.it) – Estinzioni ‘a cascata’ in grado di devastare interi ecosistemi. Anche quelli che non sembrano direttamente coinvolti dalla scomparsa di una specie animale o vegetale. E’ su questo fenomeno che gli scienziati conservazionisti chiamano ‘estinzioni secondarie’ che si concentra una ricerca dell’università del Colorado, rivelando come la perdita di biodiversità abbia impatti maggiori del previsto sui servizi ecosistemici.

Servizi ecosistemici è un modo di guardare a determinati ecosistemi dal punto di vista di ciò che serve all’uomo. Un ambiente, per le sue caratteristiche, fornisce dei ‘servizi’, oltre che dei beni, che l’uomo sfrutta in molteplici modi.

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I ricercatori americani hanno analizzato cosa succede a tre diverse reti trofiche – l’insieme delle relazioni di ‘chi mangia cosa’ – di alcuni ambienti costieri e hanno scoperto che anche se i servizi ecosistemici non sono direttamente minacciati, possono esserlo quando altre specie che vi gravitano intorno si estinguono. Il rischio, quindi, arriva anche dalle estinzioni secondarie.

C’è cioè la possibilità che la scomparsa di una specie provochi una serie di estinzioni a cascata che possono coinvolgere numerose altre specie. Così si amplifica un fenomeno iniziale, che non resta più confinato a una singola specie.

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Per gli autori dello studio, questa informazione ci aiuta a capire come ottimizzare le risorse che mettiamo nella mitigazione del cambiamento climatico e nella conservazione degli ecosistemi naturali. “Queste estinzioni possono verificarsi a cascata, influenzando i servizi ecosistemici, quindi proteggere alcune specie che contribuiscono in modo sproporzionato ai servizi supportandole o fornendole direttamente può potenzialmente aiutare a mitigare eventuali minacce indirette”, spiega Aislyn Keyes, prima firma della ricerca.

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno incrociato e fatto interagire due campi della scienza che finora sono stati tenuti separati, l’ecologia delle reti trofiche e la scienza delle reti. In pratica non si sono soffermati solo sulla singola specie che fornisce un determinato servizio ecosistemico, ma hanno allargato lo sguardo alle implicazioni più vaste della sua eventuale scomparsa.

In particolare, i ricercatori hanno preso tre diversi set di dati della rete trofica delle paludi salate raccolti al largo della costa della California e della Bassa California, hanno aggiunto i rispettivi servizi ecosistemici ai set di dati e quindi hanno eseguito 12 simulazioni di sequenze di estinzione.