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Pesticidi chimici, la Commissione UE si prepara a dimezzarne l’uso

In nuovo progetto di documento, l’esecutivo europeo propone la graduale eliminazione dei prodotti “ad alto rischio” per gli impollinatori entro il 2030

pesticidi chimici
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I nuovi target sull’uso dei pesticidi chimici dovrebbero essere inseriti nella Farm to Fork

(Rinnovabili.it) – Ridurre del 50% l’uso dei pesticidi chimici in Europa per proteggere api e impollinatori. L’obiettivo, già ventilato dalla Commissione Europea per la futura Strategia “Farm to Fork”, è stato messo nero su bianco. A rivelarlo è la Reuters che in questi giorni ha potuto consultare una bozza di documento sul tema. Il documento, su cui Bruxelles si è rifiuta di esprimersi, conterebbe un obiettivo preciso: dimezzare entro il 2030 i prodotti e i pesticidi chimici “ad alto rischio”.

Il progetto nasce soprattutto in risposta alle critiche del Parlamento europeo. A dicembre 2019 gli eurodeputati hanno approvato una risoluzione per chiedere di rafforzare l’Iniziativa UE a difesa degli impollinatori. Di che si tratta? Di un piano, pubblicato nel 2018, contenente obiettivi strategici e una serie di azioni per contrastare il declino delle api e altri importanti insetti sul territorio europeo. Uno strumento fondamentale dal momento che nella sola UE, circa l’84% delle specie coltivate e il 78% della flora selvatica dipendono, almeno in parte, dall’impollinazione animale. 

Nonostante l’Iniziativa UE, il problema rimane vivo e urgente. Al punto che, attualmente, una specie di api su dieci è a rischio di estinzione. E anche il primo divieto in tal senso, riguardante l’uso dei neonicotinoidi imidacloprid, clothianidin e tiametoxam, non ha sortito gli effetti sperati. Diversi Stati membri hanno, infatti, notificato delle esenzioni di emergenza per il loro uso sul territorio.

Da qui l’esigenza di inasprire le azioni. I deputati hanno chiesto alla Commissione europea obiettivi di riduzione obbligatori in tutta l’UE, da includere nella prossima revisione della direttiva sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi. E maggiori fondi per sostenere la ricerca sulle cause della diminuzione degli impollinatori. L’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura biologica IFOAM sta inoltre spingendo verso target più ambiziosi: una riduzione dell’80% dei pesticidi chimici entro il 2030 e una progressiva eliminazione entro il 2035.

La bozza di progetto potrebbe essere un primo passo in tal senso. Con molta probabilità dovrebbe essere inserita nel Farm to Fork, il piano della Commissione volto a rendere l’agricoltura più sostenibile. La sua pubblicazione è slittata in questi mesi a causa della crisi del coronavirus ma, in mancanza di altri intoppi, dovrebbe vedere la luce il 20 maggio.