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Pesticidi: l’avocado primo sospettato per la strage di api colombiane

Non esistono ancora prove certe. Ma i sospetti per la morte di decine di milioni di impollinatori nel paese puntano sugli insetticidi usati nelle piantagioni del frutto tropicale

Pesticidi: l’avocado primo sospettato per la strage di api colombiane
Foto di Juraj Varga da Pixabay

La produzione avviene anche con pesticidi come il fipronil

(Rinnovabili.it) – La Colombia è il nuovo eldorado per i produttori di avocado. La domanda mondiale è in fortissima crescita e molte aziende stanno mettendo gli occhi sul paese sudamericano per avviare nuove piantagioni. Il lato meno visibile di questo boom è l’uso di pesticidi. Le cui conseguenze sull’ambiente e gli ecosistemi locali sono ancora poco studiate.

Ma non mancano i segnali di allarme. Tra cui una moria di api senza precedenti nel paese. Questi impollinatori che svolgono un ruolo fondamentale per la preservazione degli ecosistemi, dicono gli allevatori locali, stanno morendo a ritmi inauditi. Anche se mancano prove definitive, i sospetti puntano verso l’uso di alcuni pesticidi nelle coltivazioni di avocado.

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Il fipronil è in cima alla lista. Si tratta di un insetticida che è vietato in Europa e che ha delle restrizioni d’uso anche negli Stati Uniti e in Cina. Ma in Colombia no. Statistiche complessive non ne esistono, ma negli ultimi anni sono decine di milioni le api morte che sono state segnalate dagli allevatori alle autorità. In alcuni casi anche più della metà degli alveari è stata spazzata via in poco tempo.

Se verrà confermato che sono i pesticidi come il fipronil a causare la strage di api, la perdita di impollinatori potrebbe aggravarsi ancora di più. L’avocado sta vivendo un vero e proprio boom, che potrebbe toccare il suo picco nei prossimi 10-20 anni quando anche le nuove piantagioni appena avviate arriveranno a piena produzione. Intanto la Colombia è passata da esportare 1,7 t di questo frutto tropicale nel 2014 alle 44,5 t di appena 5 anni dopo.

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A trainare la produzione ci sono diversi fattori. La Colombia per il suo clima garantisce una produzione per 11 mesi l’anno. Condizioni sufficientemente favorevoli da far entrare in competizione l’avocado con il caffè, che è uno dei prodotti tradizionalmente più esportati dal paese. Ma c’è un ruolo, e certo non piccolo, anche per i mercati europei. I paesi europei sono tra gli importatori più esigenti: soprattutto Spagna, Belgio, UK e Olanda. Nel 2019 l’import del Belgio di avocado dalla Colombia è cresciuto di uno spettacolare 150%. Con buona pace del fatto che pesticidi come il fipronil siano vietati da Bruxelles.