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Pesca illegale: in Messico, la vaquita è sempre più a rischio

Nelle reti dei pescatori di totoba finiscono anche le focene vaquita, cetacei a rischio estinzione per la pesca illegale

(Rinnovabili.it) – Già in gravissimo pericolo d’estinzione, in queste settimana la focena vaquita non potrà contare sull’aiuto di Sea Shepherd, obbligata a sospendere tutte le operazione contro la pesca illegale al largo delle coste del Golfo della California, in Messico. “Non abbiamo avuto molta scelta a causa della quarantena imposta per l’emergenza covid-19”, ha spiegato il capitano e fondatore di Sea Shepherd, Paul Watson.

Endemiche del Mare di Cortez, nell’alto Golfo della California, le vaquitas (Phocoena sinus) sono sull’orlo dell’estinzione. Secondo un recente studio pubblicato su Royal Society Open Science, a partire dall’estate del 2018 ne sarebbero rimaste meno di 19. La più grande minaccia per questi mammiferi marini è rappresentata dalla pesca illegale di totoaba, pesci di grandi dimensioni venduti sul mercato asiatico per via delle presunte qualità medicinali attribuite alla loro vescica natatoria. Poiché i totoabas hanno dimensioni molto simili a quelle delle vaquitas, quest’ultime vengono facilmente catturate insieme ai primi. 

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Ma anche la pesca di gamberi rappresenta una minaccia per le vaquitas. A marzo 2020, il National Marine Fisheries Service degli Stati Uniti ha annunciato che avrebbe vietato tutte le importazioni di gamberi messicani e altri frutti di mare catturati nell’habitat della vaquita. ”Questo è il modo in cui la legge che protegge i mammiferi marini dovrebbe funzionare: se la pesca illegale uccide la vaquita a un ritmo che viola gli standard statunitensi, gli Stati Uniti devono vietare le importazioni”, ha spiegato il procuratore capo del Consiglio per la difesa delle risorse naturali, Zak Smith.

A prescindere dai divieti, il bracconaggio rimane comunque una grave minaccia per diverse specie. Nell’impossibilità di svolgere le proprie funzioni, Sea Shepherd sarà sostituita nel monitoraggio delle acque dalla marina messicana. Infatti, sebbene le attività di pesca potrebbero diminuire con la pandemia, la pesca illegale potrebbe addirittura aumentare.

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