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USA: il mistero dei pacchetti di semi spediti dalla Cina

Potrebbe essere nient'altro che una banale truffa, ma il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti sta sequestrando i semi ricevuti da molti cittadini americani tramite posta.

Pacchetti di semi
Credits: Monfocus da Pixabay

L’USDA mette in guardia i cittadini statunitensi sui pacchetti di semi ricevuti tramite posta e mai ordinati

(Rinnovabili.it) – In questo periodo, molti cittadini statunitensi stanno ricevendo tramite posta dei pacchetti di semi, che non hanno mai ordinato, apparentemente provenienti dalla Cina. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) sta avvertendo i destinatari di non piantare i semi ricevuti, poiché da essi potrebbero crescere specie invasive in grado di minacciare le colture endemiche.  

Ieri, l’USDA ha fatto sapere di star procedendo con il sequestro dei semi per sottoporli ad esami, così da determinare se possano rappresentare un effettivo pericolo per l’agricoltura o l’ambiente. L’agenzia sta lavorando con diversi Stati (da Washington alla Virginia) e il Dipartimento per la protezione delle dogane e delle frontiere della Sicurezza nazionale, affinché si possa sciogliere il mistero sulla provenienza dei pacchetti di semi.

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Ad una prima analisi, le spedizioni sembrerebbero provenire dalla Cina. Nel corso di quest’anno, le relazioni tra Washington e Pechino sono nettamente peggiorate. Dal commercio alla tecnologia, passando per la pandemia di coronavirus, il rapporto tra le due superpotenze ha raggiunto quello che gli esperti definiscono essere il livello più basso degli ultimi decenni.

In risposta alle verifiche dell’USDA, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha dichiarato che il servizio postale cinese si attiene rigorosamente alle restrizioni sull’invio di semi. Secondo i controlli effettuati, i documenti sui pacchetti di semi sembrano essere stati falsificati, al punto che è stata avanzata esplicita richiesta che le spedizioni vengano inviate in Cina per ulteriori indagini.  

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L’USDA ha affermato di non avere prove del fatto che le spedizioni siano qualcosa di diverso da una banale truffa, in cui le persone ricevono articoli non richiesti da un rivenditore che pubblica false recensioni dei clienti per aumentare le vendite. Tuttavia, molti Stati, tra cui Washington e Alabama, hanno etichettato le spedizioni come “contrabbando agricolo”.