E' il risultato del monitoraggio della Stazione zoologia Anton Dohrn di Amendolara. “Ecosistema marino di una ricchezza inestimabile, ora valorizzazione e tutela”. Proposta l'istituzione di un parco marino per l'area 'tropicale' in provincia di Cosenza
di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – Nuovi coralli rossi e neri. La scoperta caraibica è stata fatta nel mar Jonio, nella secca di Amendolara. Ed è il risultato del monitoraggio della Stazione zoologica ‘Anton Dohrn’ di Napoli, che ha una sede anche sul posto. Degni di un remoto avamposto tropicale, i coralli in buona salute sono considerati un indicatore dell’elevata qualità delle acque.
“Il nostro ecosistema marino ha una ricchezza inestimabile e inesplorata – osserva l’assessore alle Politiche agricole e al Welfare, Gianluca Gallo – che va valorizzata anche per favorire altre forme sia di tutela sia di utilizzazione del territorio e del mare. Abbiamo commissionato uno studio per avere la carta dei mari calabresi anche per rilanciare il settore della pesca, attraverso la conoscenza e l’approccio scientifico che possa far scoprire la pescosità del nostro mare, ma anche queste nostre bellezze”.
Secondo il direttore della Stazione zoologica di Amendolara Silvio Greco quello che servirebbe ora è “l’istituzione di un parco marino regionale. Bisognerà fare tutti i passi necessari per far sì che, in tempi rapidi, la Secca di Amendolara diventi punto di riferimento del ministero della Transizione ecologica, in modo da arrivare a un’area marina protetta simile a quella di Isola Capo Rizzuto”.
Una proposta che piace all’assessore all’Ambiente Sergio De Caprio (l’ex capitano Ultimo) tanto che – spiega – “su questo bisogna impegnare tante risorse. Il nuovo parco dovrà comprendere tutti i comuni della costa ed essere la più importante struttura di turismo naturalistico del Mediterraneo. Porteremo in Consiglio regionale la proposta”.
“Questa – rileva Gallo che ha anche la delega alla Pesca e al Patrimonio ittico – è soltanto una parte del lavoro di monitoraggio svolto dalla sede calabrese della Stazione zoologica, nell’ambito della Carta vocazionale dei mari e della promozione del turismo, in particolare di quello ittico e subacqueo, che, in altre parti d’Italia, attirano milioni di appassionati. In questa Regione abbiamo circa 800 chilometri di costa: è un patrimonio immenso da tutelare, affinché possa diventare essere un driver per uno sviluppo sano e sostenibile, nel rispetto delle risorse naturali”. Ecco perché, l’area della Secca di Amendolara che è un Sito di interesse comunitario (Sic) – e che fu per la mitologia omerica l’isola dove Ulisse visse sette anni insieme con la ninfa Calipso – ora potrebbe diventare la seconda area marina protetta della Calabria.