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Negli USA il paesaggio si rinnova a misura di impollinatori

Gli impollinatori non avevano più l’habitat ideale in un complesso golfistico statunitense. Un attento restauro, iniziato dieci anni fa, ha riportato le piante autoctone. Quest’anno, il campionato si svolgerà in compagnia delle api: sarà uno dei più sostenibili organizzati dalla United States Golf Association

Impollinatori nel campo da golf
Foto di AMAURI CRUZ FILHO su Unsplash

Gli impollinatori tornano nei campi da golf

Gli impollinatori sono in difficoltà? Non tutto è perduto, come dimostra un progetto realizzato negli Stati Uniti. Tutto è cominciato nel 2014, quando la United States Golf Association (USGA) e il Pinehurst Resort hanno organizzato il primo U.S. Open Championship di golf maschile e femminile.

In quella occasione, Danesha Seth Carley, docente di Orticoltura nella North Carolina State University a Raleigh (Stati Uniti) si è occupata di reintrodurre piante autoctone nell’intero percorso.

Conservare l’habitat degli impollinatori

La professoressa Carley si occupa in particolare della conservazione dell’habitat degli insetti impollinatori e di come la gestione sostenibile di giardini e spazi verdi possa contribuire a proteggerli.

Nel restaurare i campi da golf con l’aiuto dei suoi studenti, Carley ha identificato le piante da conservare e quelle da eliminare, restituendo al paesaggio un aspetto più naturale grazie alla presenza di piante autoctone.

Ma il suo lavoro non si è fermato qui. Con la consulenza di due progettisti, ha deciso di rimuovere circa 900 irrigatori, ha sostituito decine di ettari di agrostide stolonifera (l’erba che costituisce il green dei campi da golf) con gramigna ibrida e ha tagliato drasticamente il consumo di acqua per l’irrigazione.

Il consumo di acqua, infatti, rende i campi da golf decisamente poco sostenibili.

A distanza di dieci anni, la professoressa Carley continua a lavorare con estrema cura al mantenimento delle piante autoctone in quello che è uno dei più grandi complessi di golf del mondo.

Oggi, però, la sua attenzione è rivolta alle piante che attraggono gli impollinatori, e le api in particolare.

Nell’area di Pinehurst sono tornate diverse varietà di api

Un impegno tutt’altro che trascurabile, se consideriamo che nella Carolina del Nord l’industria del golf è in costante crescita: nei 550 campi da golf lavorano circa 55mila persone. Un business che porta alle casse dello Stato circa 3 miliardi di dollari l’anno.

Il prossimo campionato di golf si svolgerà a metà giugno, e gli impollinatori saranno presenti come non accadeva da anni.

Infatti, gli studiosi hanno notato che nell’area di Pinehurst sono arrivate diverse varietà di api: un ripopolamento dovuto certamente al ripristino delle piante autoctone.

Tuttavia, non tutte le piante autoctone sono utili agli impollinatori; quelle che non lo sono spesso ospitano le api mentre depongono le uova e cercano cibo.

Le api, come le definisce la professoressa Carley, sono le “eroine dei paesaggi urbani” che lavorano instancabilmente per impollinare le piante e garantire il mantenimento della biodiversità. Proteggere le api, pertanto, non è solo una necessità ambientale, ma serve a preservare la bellezza del paesaggio e l’equilibrio ecologico, soprattutto negli spazi urbani.

Visti i risultati ottenuti, il campionato di golf 2024 promette di essere uno dei più sostenibili organizzati dalla United States Golf Association.

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