Ritenuta fondamentali per uscire dall’era dei fossili, l’estrazione di minerali per la transizione energetica minaccia migliaia di specie
Il più completo studio globale mappa l’impatto dei minerali per la transizione energetica sui vertebrati
L’estrazione di minerali per la transizione energetica minaccia i più importanti hotspot di biodiversità del mondo. Le miniere, infatti coincidono spesso con questi luoghi unici da cui dipende la floridità degli ecosistemi. Una ricerca dell’Università di Cambridge punta il faro su questo fenomeno, che spesso viene poco sottolineato. La sostenibilità non esiste a prescindere, ma va calcolata tenendo conto di molti parametri. Lo stato della natura intorno alle zone estrattive è uno di questi.
L’impatto ambientale della transizione ecologica
Il rischio maggiore per le specie viventi, dicono gli scienziati, proviene dall’estrazione di materiali fondamentali per la nostra transizione verso l’energia pulita. Tra questi il litio e il cobalto, componenti essenziali per pannelli solari, turbine eoliche e auto elettriche. Anche l’estrazione di calcare, necessario per il cemento, pone molte specie in pericolo.
La minaccia per la natura non si limita ai luoghi fisici delle miniere. Le specie che vivono a grande distanza da esse possono subire impatti dovuti all’inquinamento dei corsi d’acqua o alla deforestazione legata alle infrastrutture.
Ridurre l’inquinamento delle miniere
I ricercatori affermano che il loro studio, pubblicato su Current Biology, è il più completo mai realizzato a livello globale per quanto riguarda la minaccia alla biodiversità associata all’estrazione mineraria. Per ottenere i loro risultati, hanno utilizzato i dati dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Mappando le località delle specie di vertebrati, hanno potuto incrociarli con le attività minerarie che si insistono su di esse. Hanno così potuto valutare quanto i rischi sono gravi per ciascun luogo.
I governi e l’industria, dicono, dovrebbero concentrarsi sulla riduzione dell’inquinamento causato dall’attività mineraria. Sarebbe una “vittoria facile” per ridurre la perdita di biodiversità associata al settore.
Quali sono le specie a rischio?
Tra tutte le specie di vertebrati, i pesci sono particolarmente a rischio. Secondo Cambridge, si tratta di 2.053 specie. Seguono rettili, anfibi, uccelli e mammiferi. Il livello di minaccia sembra legato all’habitat e allo stile di vita delle specie. Le specie che si trovano in zone d’acqua dolce e quelle che hanno un habitat di dimensioni limitate sono particolarmente a rischio. Anche le miniere legali possono minacciare foreste iper-diverse. Inoltre, non sono solo le specie di vertebrati a soffrire l’impatto: anche piante e invertebrati sono sotto stress a causa delle miniere.