Fino al 9 giugno è aperta la fase di consultazione pubblica sui miglioramenti all’Iniziativa sugli impollinatori del 2018
Dagli insetti pronubi dipendono più di 8 specie coltivate su 10 in UE
(Rinnovabili.it) – In Europa, l’84% delle specie coltivate e il 78% delle specie vegetali selvatiche dipendono, almeno in parte, da api, bombi e altri insetti pronubi. Ma Bruxelles non sta tutelando al meglio questo tassello fondamentale della biodiversità e della sicurezza alimentare del continente. Per questo l’UE ha deciso di migliorare l’Iniziativa sugli impollinatori del 2018 lanciando fino al 9 giugno una fase di consultazione pubblica aperta a tutti i portatori d’interesse.
L’obiettivo è ascoltare le voci degli stakeholder e raccogliere idee su come migliorare il quadro di policy identificando ulteriori azioni e risorse necessarie per attuare pienamente i target dell’Iniziativa sugli impollinatori. Il cui cardine è invertire il declino degli insetti pronubi entro il 2030.
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Secondo una relazione della Corte dei conti UE del 2020, sia l’Iniziativa sia la strategia sulla biodiversità messe in campo da Bruxelles non hanno raggiunto i loro scopi, e il declino degli impollinatori è proseguito. Tanto che oggi l’impollinazione risulta una delle attività più degradate negli ecosistemi europei. Uno dei difetti principali, ravvisava la relazione della Corte dei conti, era l’assenza di misure specifiche a favore degli insetti pronubi nelle politiche europee rilevanti, come la Pac. E norme sui pesticidi inadeguate.
Per correggere la rotta, Bruxelles apre la consultazione pubblica con lo scopo di raggiungere in particolare alcune categorie di esperti. Dagli accademici esperti di agronomia, ecotossicologia ed ecologia agli allevatori di api, dai coltivatori agli esperti di sviluppo urbano e pianificazione, rappresentanti dell’agribusiness e Ong attive nella protezione ambientale.
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“Più del 75% dei tipi di colture alimentari globali dipendono dall’impollinazione animale. Gli insetti impollinatori sono vitali per la sicurezza alimentare globale, che sta diventando particolarmente difficile”, ha commentato il commissario UE all’ambiente, gli oceani e la pesca Virginijus Sinkevičius. “Dobbiamo continuare ad affrontare le ragioni dietro il pericoloso declino degli impollinatori selvatici, e agire urgentemente per fermarlo”.