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Oggi è la Giornata mondiale delle Api

In Italia, almeno il 40% degli apoidei selvatici è minacciato di estinzione e il 30% delle farfalle è in declino continuo da almeno trent’anni.

In occasione della Giornata mondiale delle api, il ministro Costa propone di istallare arnie sugli edifici pubblici

(Rinnovabili.it) – In coincidenza con l’anniversario della nascita di Anton Janša, pioniere delle moderne tecniche di apicoltura, oggi si festeggia la Giornata mondiale delle api. Per il terzo anno consecutivo, le Nazioni Unite celebrano i piccoli insetti la cui attività di impollinazione è fondamentale per la sopravvivenza degli ecosistemi.

Quasi il 90% delle specie di piante da fiore selvatiche del mondo dipendono, interamente o almeno in parte, dall’impollinazione degli animali, insieme a oltre il 75% delle colture alimentari del mondo e al 35% delle terre agricole globali. Non solo, quindi, gli impollinatori contribuiscono alla biodiversità, ma sono fondamentali per la nostra sicurezza alimentare.

Aumentando la consapevolezza sull’importanza degli impollinatori, sempre più minacciati dalle attività antropiche, l’obiettivo della Giornata mondiale delle api è rafforzare le misure volte a proteggere questi insetti, che contribuiscono in modo significativo a risolvere i problemi relativi all’approvvigionamento alimentare globale e ad eliminare la fame nel mondo.

Attualmente, i tassi di estinzione delle api sono da 100 a 1.000 volte più alti del normale, a causa degli impatti delle attività dell’uomo. Quasi il 35% degli impollinatori invertebrati, in particolare api e farfalle, e circa il 17% degli impollinatori vertebrati, come i pipistrelli, affrontano un grave processo di estinzione a livello globale.

Per queste ragioni, la Convenzione sulla biodiversità ha reso prioritari la conservazione e l’uso sostenibile degli impollinatori e, dal 2000, l’International Pollinator Initiative (IPI) promuove l’uso sostenibile degli impollinatori in agricoltura e negli ecosistemi correlati. I suoi obiettivi principali sono monitorare il declino degli impollinatori, affrontare la mancanza di informazioni tassonomiche, valutare il valore economico dell’impollinazione e proteggere la diversità degli impollinatori.

La Giornata mondiale delle api in Italia

Oggi, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa visiterà il progetto di apicoltura urbana Apincittà, che vede la collaborazione del Cufaa (Comando Unità Forestale Ambientale Agrolimentare) e della Federazione Italiana Apicoltori.

“La diffusione dell’apicoltura urbana è sintomo di una crescente sensibilità verso l’ambiente e la protezione del nostro ecosistema”, ha sottolineato Giuseppe Manno, co-fondatore del progetto milanese Apicolturaurbana.it, “l’uso di pesticidi ed erbicidi in agricoltura ha trasformato la campagna in un ambiente di estinzione per le api, mentre le città sono diventate un luogo protetto per loro che, sfuggendo alle minacce della chimica, sono in grado di garantire la biodiversità”.

In occasione della sua visita, il ministro presenterà ufficialmente la proposta difar posizionare sui tetti degli edifici della pubblica amministrazione delle arnie con questi preziosi insetti impollinatori, che sono anche straordinarie sentinelle dell’ambiente, spiega Costa.

Il ministero dell’Ambiente sta infatti mettendo in campo un’azione unitaria insieme ai parchi nazionali per affrontare le implicazioni ambientali, economiche e sociali del declino degli insetti impollinatori. Almeno il 40% degli apoidei selvatici è minacciato di estinzione e il 30% delle farfalle è in declino continuo da almeno trent’anni.

Le proposte progettuali presentate dagli enti parco nazionali prevedono attività di monitoraggio e raccolta dati che testimonino la presenza, lo stato delle popolazioni e gli interventi sul territorio, tra cui la limitazione o l’eliminazione dell’uso di prodotti fitosanitari e di pratiche agronomiche per frenare il declino degli impollinatori.

Cosa possiamo fare?

In occasione della Giornata mondiale delle api, ciascuno di noi può mettere in campo delle piccole azioni per contrastare la scomparsa di questi preziosissimi insetti. La piantumazione di piante autoctone, con fioriture dei diversi periodi dell’anno; l’acquisto di miele crudo da apicoltori locali; la protezione delle colonie di api selvatiche; l’eliminazione di erbicidi e pesticidi nei nostri giardini; l’acquisto di prodotti da pratiche agricole sostenibili, sono solo alcuni esempi.

Nonostante l’importanza dell’azione individuale, però, di grande rilevanza sono anche e soprattutto le scelte dei governi. Da questo punto di vista, appaiono indispensabili politiche che siano in grado di rafforzare la partecipazione delle comunità locali ai processi decisionali, in particolare per le loro conoscenze su ecosistemi e biodiversità.

Ma non solo. Anche il rafforzamento della collaborazione tra organizzazioni (nazionali e internazionali) e reti accademiche e di ricerca è di fondamentale importanza per monitorare e valutare le pratiche di impollinazione, così da poter immaginare misure strategiche e incentivi per supportare il cambiamento.