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Giornata mondiale della fauna selvatica, aumentiamo la protezione

Giornata mondiale della fauna selvatica,
Credits: ONU – https://www.wildlifeday.org/

Il 3 marzo si celebra la Giornata mondiale della fauna selvatica

(Rinnovabili.it) – Si celebra oggi la Giornata mondiale della fauna selvatica (World Wildlife Day), l’evento creato nel 2013 dalle Nazioni Unite per riaffermare il valore intrinseco delle specie animali (ma anche vegetali) e il loro contributo allo sviluppo sostenibile e al benessere umano. E dopo aver passato in rassegna il tema della criminalità, della responsabilità umana, del ruolo dei grandi felini e della vita sott’acqua, quest’anno il World Wildlife Day si focalizza sui polmoni verdi del piante. Il leitmotiv 2021 “Foreste e mezzi di sussistenza: sostegno delle persone e del pianeta punta i riflettori sul ruolo di ecosistemi che oggi sostengono centinaia di milioni di esseri umani a livello globale

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Attualmente si stima che vivano all’interno o in prossimità di aree boschive tra i 200 e i 350 milioni di persone i cui bisogni più basilari, inclusi cibo, riparo, energia e medicinali, sono fortemente dipendenti dalle foreste. Non solo. Circa il 28% della superficie terrestre del mondo è attualmente gestita da popolazioni indigene, comprese alcune delle realtà verdi più intatte dal punto di vista ecologico. Questi spazi non sono solo centrali per il loro benessere economico e personale, ma anche per le loro identità culturali.

Eppure ogni anno, il mondo perde circa 4,7 milioni di ettari di foreste – un’area più grande della Danimarca – a causa dell’agricoltura intensiva, del traffico di legname, della criminalità organizzata e del commercio illegale di animali. “Quindi, in occasione della Giornata mondiale della fauna selvatica di quest’anno – ha commentato il Segretario generale dell’Onu, António Guterres esorto governi, imprese e singoli individui di tutto il mondo a intensificare gli sforzi per preservare le foreste e le specie che vi abitano, sostenendo e ascoltando le voci delle comunità locali”.

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 L’obiettivo della Giornata è celebrare le opportunità legate a questi ecosistemi  e promuovere pratiche di gestione della flora e della fauna selvatica che soddisfino sia il benessere umano che la conservazione dei luoghi. “In tal modo – ha aggiunto Guterres – contribuiremo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile per le persone, il pianeta e la prosperità”.

Il World Wildlife Day 2021 in Italia

In occasione della Giornata mondiale della fauna selvatica, Legambiente ha puntato i riflettori sul territorio nazionale pubblicando un nuovo report sulle specie animali a rischio. E presentando una serie di proposte per aumentarne la tutela. 

Gli animali che vivono allo stato selvatico hanno un alto valore intrinseco e contribuiscono agli aspetti ecologici, genetici, sociali, economici, scientifici dello sviluppo sostenibile. Nonostante ciò, spiega Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente il declino della biodiversità è uno dei maggiori problemi ambientali che l’umanità si trova ad affrontare”. Il rapporto dell’associazione lancia l’allarme per 12 specie a rischio d’estinzione o in pericolo e di elevato valore conservazionistico. Parliamo del grifone, la trota mediterranea, il tritone crestato italiano, la lontra, l’orso bruno marsicano, il lupo e il camoscio appenninico, le farfalle e gli impollinatori, per poi passare a squali, delfini e alla tartaruga Caretta caretta.

“Nel nostro Paese – prosegue Nicoletti – manca ancora la capacità di pianificare le priorità e le scelte per mettere in sicurezza il nostro capitale naturale. Mancano gli strumenti, sia i Piani d’azione delle specie a rischio che le risorse per continuare a operare in questo campo, e manca la capacità di concertare e decidere in maniera appropriata anche questioni spinose come nel caso dell’incomprensibile ritardo nell’approvazione del Piano di gestione e conservazione del lupo. Per questo è importante adottare un approccio integrato alla risoluzione dei problemi e mitigare la perdita di biodiversità, ridurre l’impatto della crisi climatica aumenta e prevenire le zoonosi rispettando anche gli obiettivi contenuti nella Strategia dell’UE sulla Biodiversità per il 2030”.

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